Impianti Universiadi abbandonati al degrado

58 giorni dopo la chiusura delle Universiadi, alcuni impianti sono stati già abbandonati al degrado. Uno di questi è lo stadio San Mauro a Casoria.

Stadio San Mauro di CasoriaLe Universiadi 2019 sono terminate lo scorso 14 luglio con la cerimonia di chiusura allo stadio San Paolo di Napoli. I 70 impianti sportivi riqualificati in occasione della rassegna sportiva rappresentano il dono più importante lasciato in eredità da questo evento. Sono stati spesi in totale 280 milioni di euro di soldi pubblici. 58 giorni dopo la chiusura delle Universiadi, alcuni impianti sono stati già abbandonati al degrado. Uno di questi è lo stadio San Mauro a Casoria.

Il terreno di gioco è stato ristrutturato appena tre mesi fa con un investimento di circa 600 mila euro di fondi pubblici. Dal 15 luglio l’impianto è stato preso in carico dal settore Ambiente e Patrimonio del Comune di Casoria. Lo scorso 8 settembre, si è disputata la prima partita del campionato regionale sul campo color bruciato. Sembrava quasi di essere stati catapultati in uno impianto sportivo del terzo mondo. Il terreno di gioco dello stadio è ingiallito per colpa del caldo e della mancata manutenzione. Eppure bastava il taglio dell’erba, una corretta concimazione e irrigazione per salvaguardare il terreno di gioco. Evidentemente è una cosa troppo complessa per i tipi in giacca e cravatta dell’amministrazione comunale. Si cambia il Comune, ma il problema rimane lo stesso. Altri impianti abbandonati si segnalano a Salerno. Il “caso” dello stadio San Mauro dimostra che eventi come le Universiadi non fanno migliorare i servizi. Gli impianti ristrutturati dovrebbero essere vissuti dalla collettività e, soprattutto non abbandonati al degrado, come purtroppo tante volte è accaduto da queste parti e nel resto d’Italia.

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