Trento è la città più green. Male Napoli
Trento è la città più green, Napoli si colloca all’84esimo posto. Questo è quello che emerge dal 26° rapporto Ecosistema Urbano di Legambiente e Ambiente Italia pubblicato oggi(28 ottobre) da “Il Sole 24 ore”. L’indagine usa 18 parametri in 5 macro categorie: qualità dell’aria, mobilità, rete idrica, ambiente e rifiuti. Tra gli indicatori anche il numero di alberi fino allo spazio per piste ciclabili. Il rapporto misura la performance ambientali delle 104 città capoluogo di provincia. Vibo Valentia e Siracusa restano “fuori” dalla classifica per insufficienza di dati forniti.
Al secondo si piazza Mantova(vincitrice nel 2018) davanti a Bolzano, Pordenone e Parma. Nella prima metà della classifica si trovano città come Bologna(13), Firenze(24), Perugia(26) e Milano(32). Presenti anche alcuni Comuni del Sud come Cosenza(14esimo) e Teramo(28esimo). Se escludiamo le ultime due città(Vibo Valentia e Siracusa), non valutabili, nelle ultime venti posizioni, si trovano alcuni grandi centri urbani: Napoli, Bari(87), Torino(88), Roma(89), Palermo(100). Tutte sono ciclicamente vittime di piccole-grandi emergenze, ora lo smog(Torino e Roma), ora i rifiuti(Napoli e Palermo, ma anche Roma), o l’acqua(Bari). In particolare spiccano le elevate concentrazioni di biossido di azoto nell’aria di Roma e Torino e di polveri sottili sempre a Torino. O, ancora, il 36% di raccolta differenziata dei rifiuti raggiunto a fatica da Napoli(il 35% era l’obiettivo normativo da raggiungere nel 2006) e il pessimo 16,2% di raccolta differenziata di Palermo; oppure il monte rifiuti pro capite prodotto dai cittadini di Bari(613 chili contro i già tanti 578 del 2017) e l’elevata percentuale di perdite della rete idrica del capoluogo pugliese che pur calando si ferma poco sotto la metà dell’acqua potabile immessa in rete(48,8%, ed era al 51% nel 2017). Per non parlare dell’emergenza traffico che interessa più o meno tutti i grandi centri urbani d’Italia(Roma e Torino hanno ben più di 60 auto ogni 100 abitanti), aggravata nel caso della Capitale e di Napoli da un servizio di trasporto pubblico che pare condannato a una crisi senza fine.
Commenti
Posta un commento