ISPRA: Torna a crescere produzione rifiuti urbani

La produzione di rifiuti urbani in Italia torna a crescere dopo sei anni di calo. E’ quello che emerge dal “Rapporto Rifiuti Urbani ed. 2019" dell'ISPRA. Nel 2018 ogni abitante ha prodotto 500 chilogrammi di rifiuti. Raccolta differenziata in crescita.

Rfiuti urbaniLa produzione di rifiuti urbani in Italia torna a crescere dopo sei anni di calo. E’ quello che emerge dal “Rapporto Rifiuti Urbani ed. 2019” pubblicato oggi(10 dicembre) dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale(ISPRA). Nel 2018 la produzione nazionale dei rifiuti urbani si attesta a quasi 30,2 milioni di tonnellate con un aumento del 2% rispetto al 2017. La crescita è ancora maggiore se si guarda al dato pro capite: +2,2%, che in termini di quantità è pari a poco meno di 500 chilogrammi per abitante.

I valori più alti di produzione pro capite si osservano per il Centro, con 548 chilogrammi per abitante, con un aumento di oltre 10 kg per abitante rispetto al 2017. Il valore medio del Nord si attesta a circa ai 517 chilogrammi per abitante, in crescita di 14 kg per abitante rispetto al 2017, mentre il dato del Sud si attesta a 449 chilogrammi per abitante, con un aumento di 7 kg. Ad eccezione di Marche, Molise e Sicilia, tutte le regioni italiane fanno rilevare, tra il 2017 e il 2018, una crescita della produzione dei rifiuti urbani. I maggiori incrementi si osservano per il Piemonte(+5,1%), il Trentino Alto Adige(+4,5%) e la Sardegna(+3,7%). La produzione pro capite più elevata di rifiuti urbani si registra in Emilia Romagna con 660 chilogrammi per abitante per anno(+2,8%). Segue la Toscana, il cui pro capite si attesta a 612 chilogrammi per abitante, che fa rilevare una crescita dell’1,8%. Guardando al dato provinciale, sono in Emilia Romagna le province che producono più rifiuti: Reggio Emilia(761 kg), Rimini(754), Ravenna(735) e Forlì-Cesena(726).

I rifiuti urbani smaltiti in discarica, nel 2018, ammontano a quasi 6,5 milioni di tonnellate, facendo registrare, rispetto alla rilevazione del 2017, una riduzione nazionale del 6,4%. Sono 646 gli impianti di gestione dei rifiuti urbani attivi nel 2018, in particolare 353 al Nord, 119 al Centro e 174 al Sud. Oltre la metà di questi è dedicata al trattamento dell’organico(339 impianti). Sono 127 le discariche che sul territorio nazionale hanno ricevuto rifiuti provenienti dal circuito urbano: 56 al Nord, 25 al Centro e 46 al Sud. Il 18% dei rifiuti urbani prodotti è incenerito(5,6 milioni di tonnellate), il dato è in aumento del 5,8% rispetto al 2017. Su 38 impianti operativi, il 68% si trova al Nord, in particolare in Lombardia e in Emilia Romagna. Analizzando i flussi di rifiuti organici avviati fuori regione, i maggiori quantitativi derivano dalla Campania(circa 487 mila tonnellate) e dal Lazio(oltre 270 mila tonnellate), entrambe caratterizzate da una dotazione impiantistica non adeguata a quanto prodotto. Nel caso della Campania è il Veneto a ricevere la quota più considerevole dell’organico(49,7% del totale). Per quanto riguarda il Lazio, è invece il Friuli Venezia Giulia la regione cui sono conferiti i quantitativi maggiori(pari al 48,7%), a seguire il Veneto(23,4%). Esportate all’estero 500 mila tonnellate di rifiuti.

Raccolta differenziata in crescita

Nel 2018 la raccolta differenziata è arrivata al 58,1%(+2,6% rispetto al 2017). Nell’ultimo decennio la percentuale di raccolta differenziata è aumentata di quasi 25 punti percentuali, passando dal 35,3% al 58,1%. In termini quantitativi da circa 9,9 milioni di tonnellate a 17,5 milioni di tonnellate. Un salto significativo si rileva al Sud con un aumento della percentuale di raccolta di 4,2 punti nel 2018, in particolare in Sicilia(+7,8 punti) e in Molise(+7,7 punti), seguite dalla Calabria(+5,6) e dalla Puglia(+5). Un miglioramento importante, anche se non fa spostare le quattro regioni dalle ultime posizioni a livello nazionale. Sono 7 le regioni italiane che superano l’obiettivo del 65% di differenziata fissato, al 2012, dalla normativa: Veneto(73,8%), Trentino Alto Adige(72,5%), Lombardia(70,7%), Marche(68,6%), Emilia Romagna(67,3%), Sardegna(67%) e Friuli Venezia Giulia(66,6%). Percentuali ancora più alte di differenziata si registrano a livello provinciale: a Treviso, che si attesta all’87,3%, seguita da Mantova(87,2%), Belluno(83,4%) e Pordenone(81,6%). Nel 2018 l’Italia ricicla il 50,8% delle seguenti tipologie dei rifiuti urbani: organico, carta e cartone, vetro, metallo, plastica e legno.

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