RSF: 49 giornalisti uccisi nel 2019

49 giornalisti uccisi nel mondo nel 2019, il numero più basso degli ultimi 16 anni. E’ quello che emerge dal rapporto annuale di Reporter senza frontiere(RSF). Continua a preoccupare il numero delle vittime in zone di pace.

Giornalisti uccisiNel 2019 sono stati 49 i giornalisti uccisi nel mondo, dato in diminuzione rispetto al 2018, quando si contarono 80 morti. E’ quello che emerge dal rapporto annuale di Reporter senza frontiere(RSF). 389 giornalisti sono attualmente in prigione(+12% rispetto al 2018) e 57 sono stati tenuti in ostaggio. Quasi la metà dei giornalisti detenuti sono in tre paesi: Cina, Egitto e Arabia Saudita.

Il giornalismo rimane una professione pericolosa, ma il numero di giornalisti uccisi nel 2019 è al minimo da 16 anni. Le vittime sono 36 professionisti, 10 pubblicisti e 3 collaboratori dei media. Nel 2019 sono stati uccisi 29 giornalisti in zone di pace e più del 60% è stata presa di mira deliberatamente. Tutte le vittime si trovavano nel loro Paese. Il calo del 2019 è dovuto al minor numero di giornalisti uccisi nelle zone di guerra. I giornalisti morti in Siria, Yemen e Afghanistan sono 17 nel 2019, 17 in meno rispetto al 2018. Continua invece a preoccupare il numero delle vittime in zone di pace. In Messico, ad esempio, 10 giornalisti sono stati uccisi nel 2019, lo stesso numero dell’anno scorso. Ad agosto, la settimana più tragica: nel giro di pochi giorni sono stati trovati morti Jorge Ruiz Vazquez, Edgar Alberto Nava e Rogelio Barragan, che lavoravano in diverse testate. Il rapporto di RSF ricorda che 57 giornalisti sono tenuti in ostaggio, principalmente in Siria, Yemen, Iraq e Ucraina, segnalata da anni per il clima di intimidazioni e minacce alla stampa.

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