Il 2020 si apre con i rifiuti a Scampia

Il 2020 si apre con i cumuli di rifiuti nella zona nord di Napoli, in particolare a Scampia. La cosa drammatica è che pagano sempre le periferie ogni volta che c’è un’emergenza rifiuti. Il Comune e ASIA sono alla ricerca di nuovo sito di trasferenza.

Spazzatura a ScampiaAnno nuovo, emergenza vecchia. Come potete vedere dalla foto scatta da Alfredo Di Domenico(noto come Bukaman), il 2020 si apre con i rifiuti a Scampia. La spazzatura è tornata ad accumularsi in ogni zona, compresa in quelle dove viene fatta la differenziata. La gente si è stancata dell’inefficienza dell’amministrazione comunale. Lo scorso 30 dicembre un gruppo di cittadini è sceso in strada e ha rovesciato i cassonetti dei rifiuti sull’asfalto, vuotandone il contenuto e creando un blocco stradale.

La situazione è tornato alla normalità con la rimozione della munnezza. Tre giorni dopo siamo tornati al punto di partenza. Parecchi condomini hanno portato in strada i contenitori della differenziata ormai traboccanti di ogni tipo di materiale mentre i cassonetti stradali sono strapieni. I cittadini possono fare qualsiasi rivolta, ma devono evitare di incendiare i rifiuti. A tal proposito, il presidente di ASIA Maria De Marco ha dichiarato: “L’immondizia bruciata diventa un rifiuto speciale ed è quindi molto più difficile da rimuovere. Alla fine chi brucia danneggia se stesso perché produce diossina e ci rende impossibile intervenire in tempi brevi”. La cosa drammatica è che pagano sempre le periferie ogni volta che c’è un’emergenza rifiuti. Il Comune di Napoli, infatti, privilegia la raccolta della spazzatura nelle zone turistiche per non danneggiare l’immagine della città. Non raccogliere la spazzatura nelle zone periferiche è fascismo sociale. L’amministrazione comunale e l’Azienda servizi di igiene ambientale(ASIA) sono alla ricerca di un nuovo sito di trasferenza. Scommettiamo che qualche mente geniale penserà a Scampia come deposito della spazzatura di tutta Napoli?

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