La spesa ai tempi del coronavirus

Da oggi tutta l’Italia è zona protetta. Tutti in fila ai supermercati. Sembrava una scena da film apocalittico, invece era soltanto il modo di fare la spesa ai tempi del coronavirus.

Fila al supermercato notturnoL’emergenza coronavirus sta terrorizzando la maggior parte dei cittadini. In Cina hanno costruito ospedali in pochi giorni per curare i malati di Covid-19, in Italia invece si fanno decreti per limitare la diffusione del virus. Funzionerà? Chi vivrà vedrà. Da oggi tutta l’Italia è zona protetta. Le norme diramate dal Governo Conte hanno conseguenze sul modo di fare la spesa. A Napoli parecchie persone sono andate nell'area occidentale della città, dove ha sede un supermercato aperto nelle ore notturne, per accaparrarsi derrate alimentari.

Sembra una scena da film apocalittico, invece è soltanto il modo di fare la spesa ai tempi del coronavirus. Un panico immotivato quello di rimanere senza viveri. La spesa e i negozi alimentari  sono stati garantiti dal governo, così come la movimentazione delle merci. Tra la gente in fila c’è qualcuno che si fa un bel selfie alla faccia del coronavirus. Una domanda sorge spontanea: davvero la gente fa provviste come se non ci fosse un domani? Questa mattina sono uscito per fare alcune commissioni e ho notato file ovunque. Tutti impazziti? No. I negozianti fanno accedere ai locali in modo scaglionato per mantenere le distanze di almeno un metro. C’era una fila di una decina di persone anche all’esterno di un Penny Market: il vigilante faceva entrare una persona ogni volta che ne usciva una. All’interno del supermercato ho notato che non c’era l'assalto agli scaffali. Il flusso di clienti era costante e tutti facevano una spesa equilibrata. La conseguenza di queste norme è che la spesa ai tempi del coronavirus può diventare un vero stress. Basterà per evitare una pandemia da coronavirus? Nessuno lo sa.

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