Bellanova: Lavoratori in cassa integrazione impiegati in agricoltura

Nel settore agricolo mancano 370 mila braccianti. Il ministro dell'Agricoltura Teresa Bellanova vuole mandare nei campi le persone in cassa integrazione e chi prende il Reddito di cittadinanza.

Teresa BellanovaNel settore agricolo italiano lavorano 370 mila braccianti che arrivano dall’estero, soprattutto dai paesi dell’Est Europa, e queste perone non potranno raggiungere il nostro paese a causa dell’emergenza coronavirus. Serve manodopera per la raccolta di frutta e verdura e la semina delle varie colture. Per risolvere il problema è venuta un’idea geniale al ministro dell’Agricoltura, Teresa Bellanova. Durante un’intervista rilasciata a “Fanpage.it”, l’esponente di Italia Viva ha dichiarato: “Chi, al momento, non lavora, magari perché messo in cassa integrazione, potrebbe essere impiegato nel settore dell’agricoltura”. Ma non finisce qui.

La Bellanova vuole mandare nei campi agricoli anche chi usufruisce il reddito di cittadinanza o un sussidio. Il ministro dell’Agricoltura ha aggiunto: “A queste persone noi dobbiamo dare l’opportunità di contribuire a mantenere la normalità della vita delle nostre famiglie e quindi anche impiegandoli temporaneamente nel settore agroalimentare”. Una domanda sorge spontanea: perché non impieghiamo in agricoltura anche le partite IVA che si beccano 600 euro? Anche loro prendono un sussidio per non fare nulla. Impiegare in agricoltura chi non lavora è una proposta che poteva uscire solo da un esponente del partito di Matteo Renzi. Io manderei loro a raccogliere frutta e verdura. l settore agricolo si sta muovendo facendo ricorso a quei migranti irregolari presenti nel nostro Paese che lavorano attraverso il caporalato nei campi. La Bellanova propone di regolarizzarli perché sono lavoratori fondamentali per procedere alla normale attività nei campi. Il ministro dell’Agricoltura ha dichiarato: “Dobbiamo dare una accelerazione per la costruzione di piattaforme per facilitare l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro in agricoltura. Questo settore non è un settore del passato, marginale, il settore agroalimentare è un settore strategico”.

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