Mef: Redditi sotto 15 mila per 44% italiani

Il 44% dei contribuenti, che dichiara solo il 4% dell’IRPEF totale, si colloca nella classe fino a 15.000 euro. I dati delle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2019 e riferite all’anno di imposta 2018 sono state diffuse dal Mef. Il bonus IRPEF vale 9,9 miliardi di euro.

Redditi sotto 15 mila per 44% italianiCirca 41,4 milioni di contribuenti hanno assolto l’obbligo dichiarativo, direttamente attraverso la presentazione dei modelli di dichiarazione Redditi Persone Fisiche e 730, o indirettamente attraverso la dichiarazione dei sostituti d’imposta(Certificazione Unica - CU). Il numero totale dei contribuenti è aumentato di circa 162.000 soggetti(+0,4%) rispetto all’anno precedente. E’ quanto rileva il Ministero dell’Economia e delle Finanze(Mef) in base ai dati delle dichiarazioni dei redditi persone fisiche(IRPEF) presentate nel 2019 e riferite all’anno di imposta 2018. Il reddito complessivo totale dichiarato ammonta a circa 880 miliardi di euro per un valore medio di 21.660 euro.

Per un confronto omogeneo con l’anno precedente, è necessario escludere dal reddito complessivo del 2017 le perdite in contabilità semplificata e da partecipazione in società esercenti attività d’impresa, in tal caso la variazione percentuale del reddito complessivo rispetto al 2017 è del +3,1%. L’incremento del reddito complessivo è dovuto all’aumento dei redditi da pensione, lavoro dipendente e lavoro autonomo. Dai dati del Mef sulle dichiarazioni dei redditi del 2018 risulta che il 44% dei contribuenti guadagna meno di 15 mila euro. Queste persone dichiarano il 4% dell’IRPEF totale. Il 50% si colloca nella fascia compresa tra 15.000 e 50.000 e dichiara il 56% dell’IRPEF totale. Il 6% dichiara più di 50 mila(40% dell’IRPEF totale) e solo lo 0,1% ha un reddito superiore ai 300 mila. Questi ultimi, ovvero i “paperoni”, non sono più tenuti al pagamento del contributo di solidarietà del 3% sulla parte di reddito eccedente tale soglia. 12,6 milioni di contribuenti non versano nulla di IRPEF.

L’analisi territoriale conferma che la regione con reddito medio complessivo più elevato è la Lombardia(25.670 euro), seguita dalla Provincia Autonoma di Bolzano(24.760 euro), mentre la Calabria presenta il reddito medio più basso(15.430 euro). Anche nel 2018, quindi, rimane cospicua la distanza tra il reddito medio delle regioni centro-settentrionali e quello delle regioni meridionali. I redditi da lavoro dipendente e da pensione rappresentano circa l’82% del reddito complessivo dichiarato, nello specifico, il reddito da pensione rappresenta il 29% del totale del reddito complessivo. Il reddito medio più elevato è quello da lavoro autonomo, pari a 46.240 euro, mentre il reddito medio dichiarato dagli imprenditori(titolari di ditte individuali) è pari a 20.940 euro. Il reddito medio dichiarato dai lavoratori dipendenti è pari a 20.820 euro, quello dei pensionati a 17.870 euro. Infine, il reddito medio da partecipazione in società di persone ed assimilate risulta di 18.130 euro.

Bonus IRPEF vale 9,9 miliardi di euro

La Legge di Bilancio 2018 ha introdotto delle modifiche per quanto riguarda le soglie di fruibilità per il credito denominato “Bonus IRPEF” di 960 euro, riconosciuto ai titolari di reddito di lavoro dipendente e di alcuni redditi assimilati. Tale importo spetta ai contribuenti con reddito fino a 24.600 euro(nel 2017 era 24.000), proporzionalmente ridotto per i redditi fino a 26.600 euro(nel 2017 era 26.000 euro). Dalle dichiarazioni dei redditi del 2018 risultano circa 12,1 milioni di soggetti con bonus spettante(+3,3% rispetto al 2017) per un ammontare di circa 9,9 miliardi di euro(+3,6% rispetto al 2017). Significativa è l’incidenza percentuale dei soggetti beneficiari del bonus IRPEF rispetto al totale lavoratori dipendenti, pari al 54% in tutto il territorio nazionale, mentre è da sottolineare che circa 2,4 milioni di soggetti(20% di coloro che hanno diritto al bonus) hanno un bonus spettante di ammontare superiore all’imposta netta dovuta nell’anno in esame. Ciò implica che per tali soggetti il bonus ha rappresentato un trasferimento monetario per la quota parte eccedente l’imposta netta. Complessivamente la parte di bonus IRPEF corrispondente ad un trasferimento monetario è stata pari a 1 miliardo di euro.

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