Confcommercio: Crollo consumi di 84 miliardi

Nel 2020 crollo dei consumi pari a 84 miliardi di euro. Secondo le stime dell'Ufficio Studi di Confcommercio sugli effetti del lockdown, tre quarti della perdita sarà nei settori abbigliamento, alberghi e ristorazione, tempo libero, autoveicoli.

Una baristaUn crollo dei consumi pari a quasi 84 miliardi di euro per il 2020 a causa del lockdown per l’emergenza coronavirus. E’ la stima fatta dall’Ufficio Studi di Confcommercio. Questa è l’ipotesi prevista con la progressiva riapertura delle attività economiche e mantenendo il primo ottobre come data realistica per il ritorno alla normalità, seppure con protocolli di sicurezza. Oltre tre quarti della perdita dei consumi sono concentrati in pochi settori di spesa: vestiario e calzature, automobili e moto, servizi ricreativi e culturali, alberghi, bar e ristoranti.

Alberghi, bar e ristoranti, in particolare, sono i comparti che registrano le cadute più pesanti: -48,5% per i servizi di alloggio e -33,3% per bar e ristoranti. Per questi tre importanti settori le stime sono molto prudenziali: le cadute potrebbero risultare a consuntivo decisamente più gravi se il ritorno alla “nuova” normalità sarà particolarmente lento. Il crollo dei consumi di quasi 84 miliardi mette a rischio tante attività presenti in Italia. Confcommercio scrive: “Molto dipenderà dall’efficacia dei provvedimenti del Governo di sostegno alla produzione e al consumo, sia quelli già adottati sia quelli futuri. La strategia più logica e immediata di sostegno si riassume nella trasformazione delle perdite di reddito del settore privato in maggiore debito pubblico”. In poche parole vuole che il debito delle imprese passi alla collettività. Una speranza di ripresa ci può essere con i trasferimenti a fondo perduto a famiglie e imprese.

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