Inps: Tra marzo e aprile +46.909 morti

Tra i mesi di marzo e aprile si sono registrati 156.429 decessi, cioè 46.909 in più rispetto a quelli attesi. E' quanto rileva l'Inps nello studio "Analisi della mortalità nel periodo di epidemia da Covid-19".

Le bare dei morti di coronavirus di Bergamo portate sui camion dell’esercitoDa quando l’epidemia di coronavirus è iniziata in Italia alla fine di febbraio, i cittadini hanno fatto affidamento sui dati ufficiali forniti dal Dipartimento della Protezione Civile per quanto riguarda i decessi dovuti al Covid-19. Nel bollettino diramato ieri(20 maggio) i morti per coronavirus sono 32.330. Molti epidemiologi sostengono che il numero di decessi per Covid-19 sia sottovalutato in quanto non tutti i decessi vengono testati con un tampone. L’Inps ha pubblicato il rapporto “Analisi della mortalità nel periodo di epidemia da Covid-19”.

Lo studio è stato condotto separando i due periodi che vanno dal 1° gennaio al 28 febbraio 2020 e dal 1° marzo al 30 aprile in modo da evidenziare gli effetti sulla mortalità della pandemia da Covid-19. Nel primo periodo sono stati registrati 1.940 decessi giornalieri, 172 in meno rispetto a quelli attesi. La riduzione della mortalità rispetto a quella attesa è sufficientemente equidistribuita per classi di età e area geografica e tale che al 28 febbraio si possono stimare 10.148 decessi in meno nei primi due mesi del 2020 rispetto alla baseline. Venerdì 21 febbraio 2020 vengono dichiarati diversi casi di contagio da coronavirus nel lodigiano, in Lombardia, e vengono segnalati i primi decessi dovuti al virus. Al 24 febbraio i decessi dovuti al Covid-19 erano inferiori alla decina e nessuno avrebbe potuto immaginare quella che sarebbe stata successivamente l’entità dei morti causati dall’epidemia. Dal 1° marzo al 30 aprile sono stati registrati 2.564 decessi giornalieri, 769 in più rispetto a quelli attesi.

L’inversione, con diversa intensità, riguarda tutto il territorio nazionale ma soprattutto il nord Italia dove si ha quasi un raddoppio del numero dei morti giornalieri. La distribuzione per classi di età evidenzia un aumento del numero dei decessi giornalieri per tutte le fasce. In particolare, al nord nelle fasce 70-79 e 80-89 raddoppiano quasi il numero dei decessi mentre nel centro sud l’aumento è decisamente contenuto. Tra i mesi di marzo e aprile si sono registrati 156.429 decessi, cioè 46.909 in più rispetto ai 109.520 attesi. Il numero di morti dichiarate come Covid-19 nello stesso periodo sono state di 27.938.  L’Inps scrive: “A questo punto ci si può chiedere quali sono i motivi di un ulteriore aumento di decessi pari a 18.971? Con le dovute cautele possiamo attribuire una gran parte dei maggiori decessi avvenuti negli ultimi due mesi, rispetto a quelli della baseline riferita allo stesso periodo, all’epidemia in atto”. Al 30 di aprile le province più colpite dal coronavirus risultano Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e Piacenza.

Commenti