Confcommercio: Consumi in forte calo a maggio

A maggio, nonostante l’allentamento delle misure per il contenimento della pandemia e la graduale ripresa delle attività, i consumi sono ancora in forte calo.

Consumi in forte calo a maggioA maggio, nonostante l’allentamento del lockdown per il contenimento della pandemia da Covid-19, i consumi restano in forte calo, poiché la domanda delle famiglie stenta a trovare la via del recupero. Lo fa sapere Confcommercio. Nel confronto annuo l’indicatore dei consumi(ICC) segnala un calo del 29,4%, dato meno negativo se confrontato con il -47% di aprile, ma che conferma grandi difficoltà soprattutto per i servizi legati alla fruizione del tempo libero(-92%). Negli ultimi 3 mesi il calo è pari al 36,4% rispetto allo stesso periodo del 2019.

Nel mese di maggio solo l’alimentazione domestica, le comunicazioni e l’energia sono tra i settori i cui consumi sono sopra i livelli di un anno fa. Per molti segmenti non solo il recupero è modesto quanto, soprattutto, denso di incognite sul futuro prossimo, come nel caso della domanda di autovetture, dei consumi presso bar e ristoranti, dei trasporti e di tutta l’area legata al turismo ed allo svolgimento di attività d’intrattenimento e relazione. Segnali favorevoli si registrano per la domanda di elettrodomestici, TV e altri apparecchi. Allo stesso tempo un moderato recupero ha interessato l’abbigliamento e le calzature, i mobili ed i prodotti tessili per la casa ed i giochi e gli articoli per il tempo libero. Al rimbalzo congiunturale del 10,4% del PIL stimato per il mese di maggio, avrebbe fatto seguito un contenuto +4,7% in giugno. Nel complesso del secondo trimestre 2020, la riduzione del PIL sarebbe del 17,4% congiunturale e del al 21,9% su base annua. Queste cifre rendono ben chiara l’entità della montagna che l’Italia deve scalare.

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