Zangrillo: Clinicamente coronavirus non esiste più
“Clinicamente il coronavirus non esiste più”. Questo quello che ha dichiarato Alberto Zangrillo a “In Mezz’ora”, il programma di Rai 3 condotto da Lucia Annunziata. Il direttore terapia intensiva del San Raffaele di Milano ha aggiunto: “Epidemiologi temevano a maggio/giugno una nuova ondata e chissà quanti in terapia intensiva. In realtà, il virus dal punto di vista clinico non esiste più”. A dirlo non solo Zangrillo: “Università Vita e Salute S. Raffaele, Istituto virologia Clementi, Emory University di Atlanta”, riferisce.
Per il direttore Malattie infettive al S. Martino di Genova, Matteo Bassetti, il coronavirus ha perso la potenza di fuoco. Cosa significa clinicamente il coronavirus non esiste più? Il virus non è sparito, ma fa meno danni rispetto all’inizio dell’epidemia. Potrebbe essere diventato più “buono” come auspicava Roberto Burioni lo scorso 20 marzo. Il direttore Zangrillo ha concluso: “La carica virale dei tamponi degli ultimi 10 giorni è, dal punto di vista quantitativo, infinitesimale”. Questo potrebbe confermare l’ipotesi che il coronavirus sia diventato meno letale. Nell’ultimo bollettino diffuso dalla Protezione civile il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è 435. Il dato è in calo da un paio di mesi. Le dichiarazioni di Zangrillo hanno fatto scoppiare una polemica in Italia. Il componente del Comitato tecnico scientifico della Protezione civile, Luca Richeldi, ha dichiarato: “Questa è una situazione talmente drammatica e nuova che io credo che le dichiarazioni a effetto andrebbero evitate perché non sappiamo che effetti potrebbero avere”. Chi ha ragione? L’unica cosa certa è che le misure di distanziamento e l’uso delle mascherine hanno contribuito a rallentare la diffusione del virus.
"Clinicamente il nuovo Coronavirus non esiste più". Così il direttore terapia intensiva del San Raffaele di Milano,...
Pubblicato da Maxso Magazine su Domenica 31 maggio 2020
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