In Campania esauriti i tetti di spesa sanitaria

In Campania sono esauriti i tetti di spesa sanitaria nel settore privato. Esami radiografici e visite cardiologiche diventano a pagamento.

Sanità campanaVincenzo De Luca sta preparando la Giunta della XI Legislatura in Regione Campania. Il governatore sta cercando di accontentare tutti quelli che l’hanno appoggiato in campagna elettorale. Nel frattempo i cittadini devono fare i conti con il problema perenne delle visite specialistiche nel settore privato o pubblico. Il 26 settembre 2020 è il giorno in cui sono esauriti i tetti di spesa sanitaria in Campania. Cosa significa? Che fino al 31 dicembre 2020 esami radiografici e visite cardiologiche saranno a pagamento nel settore privato.

Entro la fine di ottobre 2020 diventeranno a pagamento anche gli esami del sangue e delle urine, radioterapia e medicina nucleare(PET, scintigrafia ossea ecc.). Nuovi disagi, dunque, per i pazienti del territorio. I cittadini possono sempre usufruire del “fantastico” servizio pubblico della Sanità campana. L’unico inconveniente è che dovranno attendere tempi biblici per poter effettuare la visita. Senza contare che da alcune settimane è diventato un’impresa prenotare una visita tramite l’app e-CUPT. Il sottoscritto è dovuto andare in farmacia(e pagare 2 euro) per prenotare una visita diabetologica. Tutto questo per evitare le file chilometriche all’ASL di appartenenza. Come prima data disponibile è uscita gennaio 2021. Ci rendiamo conto? I tetti di spesa sanitaria esauriti in Campania arrivano in un anno in cui c’è stata una netta diminuzione delle prestazioni erogate a causa della pandemia da coronavirus. Ormai è chiaro che in questa regione la Sanità è allo sfascio. La salute dei cittadini non è più un diritto in Campania, perché un diritto non finisce il 26 settembre 2020 per diventare un privilegio per chi può permettersi le visite a pagamento. La conseguenza sarà che molte persone rimanderanno le visite al 2021, perché non hanno la possibilità di pagare. Questo diventa un problema collettivo, perché senza prevenzione la situazione si aggrava anche dal punto di vista economico. La nostra salute non può essere lasciata nelle mani dei privati e vincolata ai tetti di spesa sanitaria della Regione Campania.

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