La carenza dei medici di famiglia in Campania

La carenza dei medici di famiglia in Campania è un problema noto da anni. La denuncia di un medico a "L'aria che tira".

Un medico di baseLa Campania è diventata una delle Regione con più positivi al coronavirus. La Sanità è già quasi al collasso in tempi normali, figuriamoci con l’emergenza Covid. Ad aggravare la situazione la carenza dei medici di famiglia in Campania, soprattutto a Napoli e provincia. Negli ultimi anni ci sono stati troppi pensionamenti e pochi rimpiazzi. Tanto per far un esempio, nel rione Monterosa è bastato che due medici di base andassero in pensione per creare il caos.

Ad alcune persone sono stati assegnati medici di famiglia a San Pietro a Patierno, al Frullone o in altre zone lontane dal luogo di residenza. Un problema serio, visto che la maggior parte sono persone anziane con limitata mobilità. Altri, invece, si ritrovano senza medici di base e privi di assistenza primaria nel pieno della pandemia Covid. I medici di Napoli e provincia, con più di 1.200 studi su tutto il territorio, coprono una popolazione di circa 1,5 milioni di persone. Perché c’è carenza di medici di famiglia in Campania? La colpa è della Regione e quindi del governatore sceriffo Vincenzo De Luca. L’ha spiegato un medico durante la diretta del programma “L’aria che tira”. La Regione Campania è in ritardo nell’assegnazione delle carenze. Nei mesi scorsi sono stati rimpiazzati i medici di base andati in pensione nel 2018. Il medico ha dichiarato: “Ogni anno la Regione Campania dovrebbe pubblicare l’elenco dei medici mancanti entro il 31 marzo. Oggi 12 ottobre 2020 non sono stati assegnati i posti del 2019. Mancano due anni di medici”. Ormai è chiaro che De Luca è un raccontatore di frottole. La carenza dei medici di famiglia è un problema noto da anni, ma forse il governatore preferisce far arricchire il settore privato.

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