Migranti positivi in rivolta

60 migranti positivi hanno fatto una rivolta al centro di accoglienza nell’hotel Pagi a Sassari. Protestano a causa della quarantena obbligatoria.

Rivolta dei migranti positiviRivolta dei migranti in isolamento Covid al centro di accoglienza nell’hotel Pagi a Predda Niedda, alla periferia di Sassari. In questa struttura sono ospitati 72 migranti, di cui 60 sono risultati positivi al coronavirus. Ieri(13 ottobre) gli “ospiti” dell’hotel Pagi hanno organizzato una rivolta contro l’isolamento. I migranti manifestanti chiedevano di fare al più presto un secondo tampone. Forse ancora non hanno capito che in Italia non funziona niente.

Gli ospiti, tutti uomini e giovani, in più riprese hanno cercato di scavalcare le barriere di recinzione dell’hotel Pagi. Alcuni di loro erano senza mascherina. Durante la rivolta i più facinorosi hanno lanciato per strada oggetti, olio e vernice. Per risolvere il “problema” è dovuta intervenire la polizia in tenuta antisommossa. Ormai le forze dell’ordine vengono utilizzate per qualsiasi cosa. Non devono controllare solo chi non indossa la mascherina o le famiglie che organizzano una festa, ora devono pure correre per le rivolte dei migranti positivi che non vogliono stare in quarantena. Ci rendiamo conto? L’emergenza coronavirus è difficile da gestire, non possiamo permetterci pure il “lusso” dell’accoglienza. Gli sbarchi vanno fermati finché non usciremo dalla pandemia. I migranti positivi dovrebbero fare la quarantena a casa di Laura Boldrini o Emma Bonino.

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