Minorenne tenta rapina e viene ucciso da poliziotto

A Napoli un ragazzo di 17 anni tenta una rapina e viene ucciso dalla polizia. Il complice è stato arrestato. Il padre chiede giustizia.

PoliziaUn minorenne è stato raggiunto da colpi di pistola in un conflitto a fuoco tra via Duomo e via Marina, a Napoli. Stava tentando una rapina mentre passavano degli agenti di polizia. Ne è nato un conflitto a fuoco e uno dei due rapinatori, 17 anni, è morto. L’altro, 18 anni, è rimasto ferito e ora è piantonato in ospedale. Sul fatto indagano le autorità. Da quanto si apprende, il giovane ferito è il figlio di Genny ‘a Carogna, ultras del Napoli e pentito noto alle cronache per la partita di coppa Italia Napoli-Fiorentina prima della quale Ciro Esposito venne ucciso da un ultras della Roma.

Gli agenti di polizia sono intervenuti a bordo di un’auto civetta dopo la segnalazione di una rapina in corso, ed erano in borghese. Al momento non è indagato il poliziotto che la scorsa notte ha sparato contro i rapinatori. Il minorenne ucciso era del quartiere Forcella. Dalle prime ricostruzioni i due rapinatori avrebbero affiancato con uno scooter altri tre ragazzi su una Mercedes, probabilmente per portare via cellulari e denaro. In quel momento passavano degli agenti in borghese e ci sarebbe stato un conflitto a fuoco in cui i poliziotti avrebbero risposto a spari dei rapinatori. Lo scooter utilizzato per la rapina, un Liberty 250, è risultato rubato. Il fatto è  accaduto alle 4.30 di questa mattina(4 ottobre). L’arma utilizzata per la rapina è  stata sequestrata ed è risultata essere una replica di una pistola vera. Il padre del minorenne ucciso chiede giustizia e aggiunge: “Mio figlio voleva cambiare, voleva fare il pizzaiolo”. Un ragazzo che vuole cambiare non va in giro con una pistola finta alle 4.30 del mattino per tentare una rapina. “Non ci sono né cattive erbe, né uomini cattivi. Ci sono solo cattivi coltivatori”. Questo è quello che scriveva Victor Hugo nel libro “I Miserabili”. I primi ad aver fallito sono i genitori del minorenne ucciso. La morte di un aspirante criminale non è una tragedia. Finiamola con il perbenismo ipocrita. Questo è un giorno triste per la nostra povera Italia, un Paese sempre più alla deriva culturale e sociale. Sembra quasi che fare una rapina sia una cosa normale e non qualcosa di grave. L’ultimo episodio di cronaca che ha visto la morte di un ragazzino si è verificato sette mesi fa nel borgo Santa Lucia, sul lungomare di Napoli.

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