Alloggi popolari ai terremotati del 1980

I terremotati di Montella ricevono un alloggio popolare dopo 40 anni dal sisma in Irpinia. Una cosa inconcepibile in un Paese occidentale.

Alloggi popolari per i terremotati di MontellaMancano pochi giorni al 40° anniversario dal tragico terremoto in Irpinia. Il 23 novembre 1980, alle ore 19.34, la terra tremò così forte per circa 90 secondi da cambiare per sempre la vita di tantissime persone. Il sisma provocò 2.914 morti, 8.848 feriti e 280 mila sfollati. A distanza di 40 anni ci sono ancora terremotati che vivono nei container. Oggi(19 novembre) a Montella, in provincia di Avellino, sono stati consegnate le chiavi alle prime 20 famiglie assegnatarie degli alloggi popolari.

Alla cerimonia ha partecipato il sindaco di Montella, Rino Buonapane. Si tratta di un record: 40 anni di sacrifici e speranze per vedere affermato un loro diritto. Dopo tutto questo tempo le famiglie lasciano i poco confortevoli container per vivere il resto della loro vita in una casa degna di un Paese occidentale. Per il terremoto in Irpinia lo Stato ha stanziato tante risorse, ma molti di questi soldi sono finiti alla criminalità organizzata e ai tipi in giacca e cravatta. La Commissione parlamentare d’inchiesta del 1991 calcolò che la somma totale dei fondi stanziati dal Governo italiano aveva raggiunto la cifra record di 50.620 miliardi di lire. Sulla vicenda del sisma c’è stato un lungo iter istituzionale e giudiziario, che non ha permesso ai terremotati di ricevere, in tutti questi anni, gli aiuti necessari. La mal politica e il sistema marcio hanno fatto attendere 40 anni ai terremotati per avere un alloggio popolare. Una cosa inconcepibile in un Paese occidentale.

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