Campania in zona rossa

La Campania passa in zona rossa. Decisione inevitabile. Il sistema sanitario campano è al collasso. Tutte le limitazioni in base all’ultimo Dpcm.

Commercianti in piazza contro lockdownIl ministro della Salute Roberto Speranza si appresta a firmare una nuova ordinanza che andrà in vigore da domenica 15 novembre 2020. Passano in zona rossa Campania e Toscana. Entrano in area arancione Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche. La notizia della Campania in zona rossa è stata anticipata dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris in un video sui Facebook. Alcuni commercianti si sono radunati in piazza del Plebiscito per protestare contro il lockdown.

La Campania è finita in zona rossa in base ai dati della settimana dal 2 all’8 novembre. Ieri(12 novembre) la fondazione Gimbe ha pubblicato i dati aggiornati del monitoraggio al 10 novembre: la Campania ha superato la soglia minima del 30% dei posti occupati in terapia intensiva e quella del 40% in area non critica. Il passaggio in zona rossa era inevitabile visto anche l’alto numero di positivi giornalieri. La decisione del Governo Conte di inserire la Campania tra le regioni in zona rossa serve per contribuire a dare una tregua agli ospedali in sofferenza ormai da diversi giorni. Il sistema sanitario della Campania è collassato da tempo: i malati Covid muoiono per mancata o ritardata assistenza.

Il governatore della Campania Vincenzo De Luca continua a fare propaganda elettorale su Facebook mentre la gente muore negli ospedali in modo disumano. Ha fatto scalpore quell’anziano morto nel bagno dell’ospedale Cardarelli di Napoli. Il presidente De Luca ha tirato nuovamente in ballo l’aggressione mediatica durante la sua consueta diretta Facebook del venerdì: “Leggo sui giornali che in Campania si muore nei bagni. Una vergogna, non ci sono parole per quello che hanno scatenato contro di noi”. Non c’è bisogno dei media per sapere le condizioni pietose degli ospedali in Campania. L’entrata in vigore della zona rossa è fissata per il 15 novembre 2020. Cosa prevede? Di seguito tutte le limitazioni in base all’ultimo Dpcm.

  • È vietato ogni spostamento, anche all’interno del proprio Comune, in qualsiasi orario, salvo che per motivi di lavoro, necessità e salute; vietati gli spostamenti da una Regione all’altra e da un Comune all’altro.
  • Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni.

  • Chiusura dei negozi, fatta eccezione per supermercati, beni alimentari e di necessità.

  • Restano aperte edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri. Chiusi i centri estetici.

  • Didattica a distanza per la scuola secondaria di secondo grado, per le classi di seconda e terza media. Restano aperte, quindi, solo le scuole dell’infanzia, le scuole elementari e la prima media. Chiuse le università, salvo specifiche eccezioni.

  • Sono sospese tutte le competizioni sportive salvo quelle riconosciute di interesse nazionale dal CONI e CIP. Sospese le attività nei centri sportivi. Rimane consentito svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva solo all’aperto in forma individuale.

  • Sono chiusi musei e mostre; chiusi anche teatri, cinema, palestre, attività di sale giochi, sale scommesse, bingo, anche nei bar e nelle tabaccherie.

  • Per i mezzi di trasporto pubblico è consentito il riempimento solo fino al 50%, fatta eccezione per i mezzi di trasporto scolastico.

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