Campania resta zona gialla

La Campania resta in zona gialla. Il governatore De Luca parla di lavoro straordinario fatto sul piano sanitario e ospedaliero.

Vincenzo De LucaNelle ultime ore si è creata un’attesa per la decisione riguardante la Regione Campania. Molti ipotizzavano un passaggio in zona arancione o addirittura zona rossa. Alla fine è stato deciso che la Campania resta zona gialla. E’ andato a buon fine l’ispezione del Ministero della Salute nelle strutture Covid della Campania e negli uffici delle Asl. I tecnici del ministero per tutto il giorno hanno analizzato la mole dei dati per trovare eventuali errori.

Il presidente dell’Istituto Superiore della Sanità(ISS), Silvio Brusaferro, ha dichiarato: “Riteniamo validi i dati della Campania ma approfondimenti sono in atto per cogliere aspetti che potrebbero completare una analisi che è in corso”. La decisione finale la prenderà il ministro della Salute Roberto Speranza, ma è quasi sicuro che la Campania resterà zona gialla. Ieri(9 novembre), il governatore Vincenzo De Luca aveva chiesto un confronto pubblico con il ministro Speranza. La Campania è in regola con i dati, ma la realtà dice che il sistema sanitario è quasi al collasso. Oggi ci sono stati momenti di affollamento all’esterno dei pronto soccorso del Cotugno e del Cardarelli. Le province di Napoli e Caserta sono le più colpite dai contagi di coronavirus. Una situazione drammatica e sottostimata con i dati formali. In Campania non si muore per il Covid, ma per la mancata assistenza. I posti letto Covid vantati da De Luca sono solo numeri che non corrispondono alla realtà. La Campania resta zona gialla nonostante le perplessità della maggioranza dei cittadini.

Il governatore De Luca ha diramato un comunicato su Facebook: “Non sono assolutamente tollerabili immagini come quelle del lungomare di Napoli, o di strade e quartieri abbandonati a se stessi, nei quali si continuano a violare le norme senza che nessuno di quelli che hanno il dovere di impedirlo muova un dito. Non è tollerabile che il lavoro straordinario fatto sul piano sanitario e ospedaliero, a tutela della vita delle persone, sia inficiato da un contesto ambientale che si muove nel segno della irresponsabilità istituzionale e comportamentale”. Peccato che nessuno si è accorto del lavoro straordinario fatto dalla Regione sul piano sanitario e ospedaliero. Il giornale Fanpage.it ha raccontato la storia di un anziano malato di Covid lasciato per 3 volte a casa dagli operatori del 118 per mancanza di posti letto in ospedale. In Emilia Romagna andavano a fare assistenza a domicilio durante la prima ondata della pandemia di coronavirus. In questo modo curavano i pazienti prima che arrivassero in condizioni critiche negli ospedali. Questa si chiama organizzazione.

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