Legambiente: Ecomafie business da 19,9 miliardi

Il business potenziale delle ecomafie è di 19,9 miliardi di euro. E’ quello che emerge dal dossier “Rapporto ecomafie 2020” di Legambiente.

RifiutiNel 2019 i reati contro l’ambiente in Italia sono aumentati del 23.1% rispetto all’anno precedente. Il business potenziale delle ecomafie è di 19,9 miliardi di euro. 34.648 reati accertati, alla media di 4 ogni ora. E’ quello che emerge nel dossier “Rapporto ecomafie 2020” pubblicato oggi(11 dicembre) da Legambiente. Dal 1995, il giro d'affari è stato di 419,2 miliardi, distribuito fra 371 clan. Il business delle ecomafie è possibile grazie alla complicità di imprenditori e la corruzione tra funzionari e amministratori pubblici.

Gli ecocriminali sono attivi in tutte le filiere: dal ciclo del cemento a quello dei rifiuti, dai traffici di animali fino allo sfruttamento delle energie rinnovabili e alla distorsione dell’economia circolare. La Campania è, come sempre, in testa alle classifiche, con 5.549 reati contro l’ambiente, seguita nel 2019 da Puglia, Sicilia e Calabria. La Lombardia colleziona più arresti per reati ambientali. Boom degli illeciti nel ciclo del cemento(11.484) che superano quelli contestati nel ciclo di rifiuti(9.527). Impennata anche dei reati contro la fauna(8.088) e quelli connessi agli incendi boschivi con 3.916 illeciti(+92,5% rispetto al 2018). Resta diffusa la piaga dell’abusivismo edilizio con 20 mila nuove costruzioni. Per quanto riguarda le inchieste sui traffici illeciti di rifiuti: dal primo gennaio 2019 al 15 ottobre del 2020 ne sono state messe a segno 44, con 807 persone denunciate, 335 arresti e 168 imprese coinvolte. Quasi 2,4 milioni di tonnellate di rifiuti sono finiti sotto sequestro. Nella Terra dei Fuochi, nel 2019 sono tornati a crescere di circa il 30% rispetto al 2018 i roghi censiti sulla base degli interventi dei Vigili del fuoco, arrivati quasi a quota 2.000.

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