L’incontro di Teano dei ristoratori

Un gruppo di ristoratori si è radunato a Teana per iniziare un'altra marcia su Roma. Vogliono lavorare senza rispettare le misure anti-Covid.

Ristoratori a TeanoIl 26 ottobre 1860 si incontrarono a Teano Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II. L’incontro di Teano è l’episodio della storia risorgimentale con il quale si concluse la spedizione dei Mille. 160 anni dopo a Teano si sono incontrati un gruppo di ristoratori campani che chiedono al governo di lavorare senza rispettare le misure anti-Covid. I ristoratori si sono radunati nell’area di servizio di Teano dell’autostrada A1. Da quel posto è iniziata l’ennesima marcia su Roma.

Un gruppo di ristoratori ha bloccato l’autostrada A1 tra gli svincoli di Capua e Caianello, nella provincia di Caserta. Nelle regioni in zona gialla come la Campania i ristoranti, le gelaterie e le pasticcerie possono restare aperti con il servizio al tavolo fino alle 18. Dalle 18 alle 22 possono continuare a fare l’asporto, mentre il delivery non ha limiti di orario. I manifestanti di Teano considerano queste regole troppe stringenti e chiedono più libertà. I ristoratori marciano verso Roma a bassa velocità creando disagi alla viabilità sull’autostrada A1. I centralini della Polstrada sono stati tempestati di telefonate degli automobilisti bloccati dalla colonna d’auto, tra cui vi erano anche mezzi che trasportavano degenti e bombole di ossigeno. La cosa buffa è che protesta la categoria che più evade il fisco in Italia. Pur dispiacendomi per l’intera categoria dei ristoratori, il rispetto lo porto più verso quelli che hanno sempre operato in regola senza schiavizzare camerieri, lavapiatti e cuochi. Per quelli, invece, che, tenevano in nero i propri dipendenti o gli facevano contratti farlocchi(tipo part-time a 600 euro per lavorare 12 ore al giorno) non provo nessuna pietà.

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