Rider aggredito per rubargli lo scooter

A Napoli un rider viene aggredito per strada da un gruppo di delinquenti per uno scooter. Fermate 6 persone. Il rider è un ex lavoratore Auchan.

L'aggressione al riderUn rider di 50 anni è stato bloccato, accerchiato, pestato e poi derubato dello scooter da un gruppo di 6 delinquenti con il volto coperto. Il fatto si è verificato in via Calata Capodichino a Napoli lo scorso 2 gennaio. Il video dell’aggressione è stato diffuso ieri(3 gennaio) su Facebook ed è subito diventato virale. Insieme all’indignazione collettiva verso i 6 delinquenti, scatta la solidarietà che a Napoli non manca mai.

E’ scattata subito una raccolta fondi online, che in un’ora ha raccolto 7 mila euro, per ricomprare lo scooter al rider. Ieri la vittima dell’aggressione era già tornato a lavoro con un motorino prestato da un amico. Per la vile rapina al rider a Calata Capodichino a Napoli sono state fermate 6 persone, tra cui due minorenni. Alcuni sono residenti tra il Terzo Mondo di Secondigliano e le Case Celesti di Scampia. Gli agenti della Questura hanno anche recuperato lo scooter del rider, trovato vicino all’abitazione di uno dei fermati. Il 2021 inizia con il solito dilemma sui “rifiuti umani”: la società civile può ancora tollerare i delinquenti? Con un buon avvocato questi violenti se la caveranno con pochi mesi di carcere. Una volta usciti dalle “gabbie” torneranno a fare rapine alle persone “normali”. E’ un loop continuo che può essere fermato solo con metodi drastici. Le rapine continuano a succedere per l’assenza dello Stato in ogni sua forma e istituzione. Uno Stato forte non permetterebbe ai delinquenti di crescere figli che diventano a loro volta delinquenti.

Il rider è un ex lavoratore Auchan

La vittima dell’aggressione ha dichiarato: “Sono ragazzini ma non dovrebbero agire così. Quando mi hanno intimato di consegnare il motorino, ho provato a resistere urlando ma non ho avuto paura, ho solo provato a difendere qualcosa di mio, utile alla mia famiglia. Voglio solo lavorare e pagare le tasse”. Il rider è padre di due figli. Ha lavorato per 25 anni come macellaio all’Auchan e nel 2015 ha perso il lavoro dopo i tagli al personale fatti dalla multinazionale francese. Dopo diversi colloqui senza risultato, il 50enne ha trovato un impiego prima in una cornetteria e poi come rider. La vittima dell’aggressione merita un lavoro “vero”, non uno scooter per continuare a fare il rider con paga misera. Alla fine le multinazionali sono come i delinquenti. La differenza è che non rubano uno scooter, ma il futuro delle persone.

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