Cazzimma

Di Stefano Crupi e pubblicato da Mondadori, "Cazzimma" descrive la realtà della camorra nella città di Napoli e di giovani senza speranze.

CazzimmaCazzimma” è un libro di Stefano Crupi e pubblicato da Mondadori. Lo scrittore è nato a Caserta nel 1977. Giornalista dal 2010, si occupa di cronaca e attualità. Il libroCazzimma” è stato pubblicato nel 2014 ed è la prima opera di Stefano Crupi. Il libro non risparmia una descrizione della tanto amata e odiata Napoli dal punto di vista della malavita e soprattutto di tutti quei giovani, adolescenti e non, che ogni giorno affrontano una vita ai margini della legalità e della disperazione.

Cazzimma è un’espressione dialettale, molto diffusa soprattutto nel lessico campano, utilizzata per definire un insieme di atteggiamenti, tra i quali la furbizia opportunistica di chi mira d’istinto al proprio tornaconto personale, non facendosi scrupolo di sfruttare chiunque possa servire, sia pure un amico o un parente. Il termine cazzimma può però anche designare la cattiveria gratuita, prevaricante, che non ha alcuno scopo se non quello di danneggiare il più debole. Fatta questa premessa veniamo al libro di Stefano Crupi. In una Napoli brulicante e famelica, il giovane Sisto commette l’errore di dare vita a un piccolo traffico di droga destinato a una ristretta cerchia di facoltosi clienti. Insieme all’amico Tommaso, detto Profumo, crede di potersi arricchire indisturbato, trascorrendo la vita tra pomeriggi nella sala giochi e serate anfetaminiche. Ma i due ragazzi non hanno fatto i conti con Agostino Cavallaro, il potente boss che tutto vede e tutto comanda.

Sarà solo grazie allo zio di Sisto, Antonio, suo padre putativo ed eminente personalità criminale all’interno del quartiere, che il ragazzo avrà salva la vita, a patto però di macchiarsi di un peccato bruciante, capace di segnarlo profondamente. Spedito in esilio a Prato per lavorare in fabbrica e allo stesso tempo per svolgere “mansioni parallele” a favore del clan, Sisto assaporerà un nuovo stile di vita, lontano dalla sua città e dalle scelte di famiglia che l’hanno reso schiavo di un sistema corrotto. L’incontro con una ragazza, Carmela, lo farà maturare e gli farà comprendere che anche se la strada è tracciata, perfino a lui è permesso deviare un po’ il percorso. “Cazzimma” racconta il punto di vista di una gioventù senza scopi, abulica, che si consegna agli eventi soffocando ogni sussulto di ribellione, nella convinzione che le cose capitino, e che non ci sia nulla da fare, quasi a esprimere implicitamente quel fatalismo tutto partenopeo con cui certi comportamenti sono accettati e considerati immutabili. La scrittura è scorrevole senza mai annoiare. Inizio del libro è di buon livello, con trama che prende interesse e personaggi ben delineati. Il finale è abbastanza affrettato e il livello del libro scende un po’. Si arriva alla all’ultima pagina con qualcosa di ancora in sospeso. “Cazzimma” resta comunque un buon romanzo.

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