Famiglie in difficoltà con didattica a distanza

In Italia famiglie in difficoltà con la didattica a distanza. Lo rileva una ricerca Unicef-Università Cattolica del Sacro Cuore.

Didattica a distanzaUn nuovo studio basato sulla somministrazione di questionari a 1.028 famiglie fa emergere il problema della poca informatizzazione in Italia. Una famiglia su tre non ha potuto sostenere adeguatamente l’apprendimento a distanza dei bambini, durante il lockdown causato dalla crisi Covid-19. Lo rileva una ricerca Unicef-Università Cattolica del Sacro Cuore. L’indagine è stata condotta nel giugno 2020.

Il 27% delle famiglie non aveva tecnologie adeguate e il 30% dei genitori non ha avuto tempo a sufficienza per aiutare i figli. Il 6% dei bambini non ha potuto accedere per problemi di connessione o mancanza di dispositivi. Il Governo Conte ha immesso una quantità sostanziale di risorse per sostenere la didattica a distanza durante il lockdown. Il 46% delle famiglie ha ricevuto dispositivi digitali dalle scuole e una su 4 un abbonamento a internet. Lo studio condotto da Unicef-Università Cattolica del Sacro Cuore sottolinea l’importanza di avere accesso a una connessione Internet stabile e a buon mercato, così come a dispositivi digitali di alta qualità che supportino le videochiamate e le piattaforme educative digitali, affinché tutti i bambini possano beneficiare della didattica a distanza. Nel complesso, molti studenti hanno dichiarato di essere entusiasti e ottimisti riguardo alla didattica a distanza e hanno avuto fiducia nella loro capacità di adattamento. I genitori hanno anche notato spazi di crescita nella vita scolastica dei loro figli durante il periodo di lockdown. Il 61% dei genitori ritiene che i loro figli siano diventati più bravi a organizzare le loro attività scolastiche rispetto al periodo pre-chiusura. Inoltre, più del 70% dei genitori ha riferito che i loro figli hanno acquisito autonomia nell’uso delle tecnologie digitali per la scuola.

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