L’avversario

Di Emmanuel Carrère e pubblicato da Adelphi, "L’avversario" è un reportage su Jean-Claude Romand, una persona dalla psiche disturbata.

L’avversarioL’avversario” è un libro di Emmanuel Carrère e pubblicato da Adelphi. Lo scrittore è nato a Parigi nel 1957. Laureato all’Istituto di Studi Politici di Parigi, è figlio di Louis Carrère e della sovietologa e accademica Hélène Carrère d’Encausse, prima donna ad essere eletta nell’Académie française, figlia di immigrati georgiani che fuggirono la Rivoluzione russa. L’esordio di Emmanuel Carrère come romanziere risale al 1983 con “L’amico del giaguaro”. Il libroL’avversario” è stato pubblicato nel 2000 ed è la sesta opera di Emmanuel Carrère.

Il 9 gennaio 1993 Jean-Claude Romand ha ucciso la moglie, i due figli e i genitori, poi ha tentato di suicidarsi, ma invano. L’inchiesta ha rivelato che non era affatto un medico come sosteneva e, cosa ancor più difficile da credere, che non era nient’altro. L’uomo ha mentito per 18 anni i familiari e quella menzogna non nascondeva assolutamente nulla. Sul punto di essere scoperto, ha preferito sopprimere le persone di cui non sarebbe riuscito a sopportare lo sguardo.  Lo scrittore Emmanuel Carrère con il libro “L’avversario” cerca di ricostruire il movente e la personalità di Jean-Claude Romand. I genitori avevano insegnato al figlio l’imperativo di non mentire. Jean-Claude inventò la prima menzogna già da adolescente, raccontando ai conoscenti di essere stato aggredito da uno sconosciuto.

Perché raccontava bugie? Probabilmente per rendersi interessante e farsi accettare dagli altri. La menzogna più grave la raccontò alla fine del secondo anno di università, quando non si presentò agli esami, ma disse a casa che li aveva superati. Da qual momento Jean-Claude Romand inizia a costruire la sua vita su un castello di carte. L’uomo è riuscito a mentire per 18 anni, prima con una laurea inventata e poi con un finto lavoro all’Organizzazione Mondiale della Sanità(OMS). In quei 18 anni ha tenuto un tenore di vita da benestante grazie ai risparmi “rubati” a conoscenti e familiari. “L’avversario” è un reportage su una persona dalla psiche disturbata, scritto con molto mestiere ma senza picchi clamorosi. Una straordinaria analisi del male, a contatto vicinissimo con “L’avversario”, il Diavolo che guida le più terribili azioni umane, senza voyeurismo, senza l’arroganza di un facile giudizio sulle azioni altrui. Il 25 aprile 2019, dopo 26 anni di prigione, Jean-Claude Romand è stato rilasciato.

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