35 anni fa il disastro di Chernobyl

35 anni fa il disastro alla centrale nucleare di Chernobyl. L’Ucraina vuole trasformare la zona di esclusione in patrimonio mondiale dell’Unesco.

La città fantasma di Pripyat e sullo sfondo la centrale nucleare di Chernobyl35 anni fa il disastro di Chernobyl, in Ucraina(all’epoca faceva parte dell’URSS). La più grande catastrofe nucleare della storia, che ha ripercussioni ancora oggi. Il 26 aprile 1986 alle ore 1.23 il reattore numero 4 della centrale di Chernobyl esplose e bruciò per 10 giorni. L’incidente provocò una nube radioattiva che arrivò in gran parte dell’Europa. Nell’aria fu liberata una radioattività cento volte superiore alle bombe atomiche sganciate su Hiroshima e Nagasaki.

La nube radioattiva ha contaminato un’area estesa diversi chilometri, ancora oggi quasi del tutto disabitata e definita Chernobyl Exclusion Zone. Il disastro della centrale di Chernobyl causò la morte immediata di 31 persone e l’evacuazione di 400 mila persone dall’area. Negli anni la catastrofe ha causato migliaia di tumori, coinvolgendo circa 8,4 milioni di persone tra Ucraina, Bielorussia e Russia. A 35 anni di distanza dal disastro di Chernobyl la radioattività è ancora alta. Il sarcofago costruito a tempo di record nel 1986 non garantiva più la sicurezza per via di alcune crepe. Nel 2016 è stata installata una copertura sul reattore numero 4 che garantirà la sicurezza per 100 anni. L’incidente alla centrale di Chernobyl è stato il peggior incidente nucleare del mondo, che ha indotto a un ripensamento globale sul combustibile atomico. L’area con un raggio di trenta chilometri attorno alla centrale è ufficialmente disabitata, anche se qualche centinaio dei vecchi abitanti continua a vivere nei boschi. Fanno parte della zona di esclusione i resti di diversi villaggi e città, tra le quali Pripyat e un colossale radar militare. Un’area che, secondo le autorità ucraine, potrebbe non essere adatta agli esseri umani per 24 mila anni.

La serie televisiva e il turismo

Nel 2019 l’emittente televisiva statunitense HBO produce la miniserie ”Chernobyl”, dove vengono narrati i giorni ed i mesi successivi all’incidente nucleare. Grazie anche al successo della serie televisiva, si sono moltiplicati i turisti ammessi all’interno della zona per visite organizzate ufficialmente con breve durata, proprio per i pericoli legati alla contaminazione. Agenzie turistiche organizzano anche voli sopra la centrale nucleare di Chernobyl e sulla città fantasma di Pripyat. Nel 2019, ultimo prima del Covid, i visitatori erano stati 120 mila. Il ministro della Cultura dell’Ucraina, Oleksandre Tkachenko ha annunciato di voler candidare la Zona di esclusione di Chernobyl all’iscrizione al patrimonio mondiale dell’Unesco. Nell’area vivono 2.700 cavalli ed è diventata un rifugio per alci e lupi.

Commenti