Cgia: Cresce lavoro nero nel 2021

Forte crescita del lavoro nero nel 2021. E' quanto prevede l'Ufficio studi della Cgia di Mestre. Si conferma una delle piaghe inguaribili dell’Italia.

Donne chiedono un lavoro dignitosoA seguito della crisi economica indotta dalla pandemia, cresce il lavoro nero nel 2021. Lo rivela l’Ufficio studi della Cgia di Mestre. Fino ad oggi i vari lockdown hanno causato la perdita di 450 mila posti di lavoro. Gli invisibili del lavoro nero, stimati qualche anno fa in 3,2 milioni dall’Istat, sono destinati ad aumentare con lo sblocco dei licenziamenti. Il lavoro nero cresce anche per effetto delle chiusure anti-Covid. Il lavoro perso è stato ammortizzato dall’economia sommersa, che produce un valore aggiunto in nero per 77,8 miliardi di euro.

A tanti di questi disoccupati si sono aggiunti molti addetti del settore alberghiero e della ristorazione e altrettante finte parrucchiere ed estetiste che quotidianamente si recano nelle case degli italiani ad esercitare irregolarmente i servizi e le prestazioni più disparate. In questo momento così difficile, chi lavora irregolarmente per necessità non va assolutamente criminalizzato. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che il lavoro nero fa concorrenza sleale, altera i più elementari princìpi di democrazia economica, danneggiando chi opera nel rispetto delle leggi e paga le imposte e i contributi previdenziali fino all’ultimo centesimo. Il lavoro nero si conferma una delle piaghe inguaribili dell’Italia. A livello territoriale sono le regioni del Mezzogiorno ad essere maggiormente interessate dal lavoro nero. Secondo l’ultima stima redatta dell’Istat e relativa al 2018, in Calabria il tasso di irregolarità è pari al 22,1%(136.200 irregolari), in Campania al 19,4%(362.500 lavoratori in nero), in Sicilia al 18,7%(283.700), in Puglia al 16,1%(222.700) e in Sardegna del 15,7%(95.500). La media nazionale è pari al 12,9%. La percentuale più bassa di lavoro nero si registra nella Provincia Autonoma di Bolzano con l’8,9%(27.000). A livello regionale in termini assoluti il PIL in nero più importante lo riscontriamo in Lombardia con 12,6 miliardi di euro. Seguono Lazio(9,4 miliardi), Campania(8,3 miliardi) e Sicilia(6,2 miliardi).

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