Il rumore delle cose che cadono

Di Juan Gabriel Vásquez e pubblicato da Ponte alle Grazie, "Il rumore delle cose che cadono" è un romanzo che narra una storia in Colombia.

Il rumore delle cose che cadonoIl rumore delle cose che cadono” è un libro di Juan Gabriel Vásquez e pubblicato da Ponte alle Grazie. L’autore è nato a Bogotà nel 1973. Dopo una laurea in diritto all’Università del Rosario a Bogotà, ha continuato i suoi studi all’Università Paris 1 Panthéon-Sorbonne per poi trasferirsi un anno in Belgio e a Barcellona fino al 2012. Juan Gabriel Vásquez è autore di 7 romanzi che sono stati tradotti in 16 lingue. “Il rumore delle cose che cadono” arriva in libreria nel 2012 ed è il quinto libro dedicato di Juan Gabriel Vásquez.

Con questo libro ha vinto nel 2011 il Premio Alfaguara e nel 2014 l’International IMPAC Dublin Literary Award. Non appena fa la conoscenza di Ricardo Laverde, il giovane Antonio Yammara intuisce che nel passato dell’uomo si nasconde un segreto, forse anche più d’uno. La curiosità si trasforma in vera ossessione il giorno in cui Ricardo viene assassinato sotto gli occhi di Antonio, che a sua volta rimane gravemente ferito. Spinto dallo spasmodico bisogno di andare al fondo di quella brutale esecuzione che ha segnato per sempre anche la sua esistenza, Antonio comincerà a scavare nella vita di Ricardo, portando alla luce un passato legato a filo doppio con il destino di un Paese intero: la Colombia d’inizio anni ‘70, alle prese con l’ascesa del narcotraffico. “Il rumore delle cose che cadono” è un romanzo di grande atmosfera, che pizzica le corde del cuore.

Narra di un’amicizia nata fra i tavoli del biliardo tra Ricardo, che nonostante il tragico errore del passato tenta di rifarsi una vita, e Antonio, che dal canto suo vedrà sconvolgere la propria esistenza nell’attimo di uno sparo. Lo scrittore racconta una commovente storia di un amore e il drammatico affresco di una nazione segnata dalla violenza. Con sapiente maestria narrativa, lo scrittore Vásquez dà vita a personaggi di grande realismo nella loro paura e nel loro bisogno di felicità, e ancora una volta regala pagine di intensa, autentica emozione. Non mi ha convinto la seconda parte del libro, lenta e allo stesso tempo affrettata. Una storia che poteva essere reale e intrigante, ma che non offre nessuna emozione. Tra un flashback e altro, lo scrittore colombiano sembra annoiarsi e per questo accelera la narrazione delle ultime 50 pagine, saltando qualche pezzo e infilandoci una notte tra Antonio e Maya(la figlia di Ricardo). Manca la perla finale: perché Ricardo è stato ammazzato? Nel libro viene menzionato anche l’Hacienda Nàpoles, il grande parco zoologico di Pablo Escobar con i suoi animali esotici.

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