Prima linea trasformazione ecoballe a Caivano

Nello stir di Caivano è partita la prima linea di trasformazione delle ecoballe. All’evento era presente il governatore Vincenzo De Luca.

Impianto stir di CaivanoLa prima linea di trasformazione delle ecoballe è stata inaugurata nello stir di Caivano. All’evento era presente Vincenzo De Luca che ha tagliato l’ennesimo nastrino. Il piano della Regione Campania per l’implementazione impiantistica fu sottoscritto nel 2016, ma dopo 5 anni sono pochi gli impianti realizzati. La Campania esporta il 66% della frazione organica, dispone di 16 impianti per il trattamento dei rifiuti. Ma servirebbero altri 38.

Nello stir di Caivano è partita la prima linea per la trasformazione di ecoballe in combustibile secondario solido che dovrà essere utilizzato nelle centrali elettriche o in altri impianti di termovalorizzazione nel resto d’Italia. Negli ultimi 30 anni in Campania sono state stoccate 4,3 milioni di ecoballe. Il programma per la rimozione delle ecoballe è partito il 30 maggio 2016. De Luca aveva promesso: “In 2 anni e mezzo via le ecoballe”. Dopo cinque anni sono state trasportate fuori regione circa 1 milione di tonnellate. A questo ritmo ci vorranno più di 15 anni per smaltire gli altri 3,3 milioni di ecoballe. La prima linea di trasformazione delle ecoballe lavorerà 400 mila tonnellate all’anno. A breve dovrebbe partire un secondo impianto nell’area di Giugliano. L’Italia paga una multa all’Unione Europea di 130 mila euro al giorno per la carenza di impianti.

Il governatore De Luca ha dichiarato: “E’ uno sforzo gigantesco perché in questi anni il mercato dei rifiuti si è chiuso in tutto il mondo, quindi è diventato complicato trasportarli fuori regione. L’impianto di Caivano ci consentirà di ridurre di un terzo la sanzione europea. Con l’altro impianto di Giugliano, ridurremo ancora di più la sanzione europea e quando avremo i primi impianti di compostaggio sarà cancellata l’ammenda che viene comminata all’Italia per reato ambientale”. Il programma della Regione Campania prevede impianti di produzione di combustibile solido da mandare nelle centrali elettriche e impianti di compostaggio per il trattamento dell’umido. Peccato che si procede in modo troppo lento. Gli interventi strategici servono a far diventare la Campania la regione più verde d’Italia. Questo, almeno, è quello che dice De Luca.

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