Marinai perduti

Di Jean-Claude Izzo e pubblicato da E/O, "Marinai perduti" parla di tre marinai a bordo della nave Aldébaran, pignorata nel porto di Marsiglia.

Marinai perdutiMarinai perduti” è un libro di Jean-Claude Izzo e pubblicato da E/O. L’autore è nato a Marsiglia nel 1945 ed è morto nel 2000, a soli 55 anni. Jean-Claude Izzo era figlio di Gennaro Izzo, italiano, nato vicino a Salerno, e di Isabelle Navarro, figlia di emigrati spagnoli. Ha esercitato molti mestieri prima di conoscere un successo travolgente con la trilogia noir(“Casino totale”, “Chourmo”, “Solea”), con i romanzi “Il sole dei morenti” e “Marinai perduti”. Le opere di Jean-Claude Izzo sono state pubblicate anche in Italia, in particolare da E/O. “Marinai perduti” arriva in libreria nel 1997 ed è l’undicesimo libro di Jean-Claude Izzo.

Marinai perduti” è il romanzo del Mediterraneo. Due uomini, il comandante Abdul Aziz e il suo secondo Diamantis, si ritrovano soli a bordo della nave Aldébaran, pignorata nel porto di Marsiglia a causa del fallimento dell’armatore. A loro si aggiunge Nedim, che non è un vero marinaio, ma un contadino prestato al mare. I tre marinai hanno alle spalle delle storie piene di misteri, di donne che li attendono per anni oppure che li hanno abbandonati, storie di violenze e d’ingiustizie. In questo libro c’è la luce del Mediterraneo, la sua storia, le leggende, i miti, la tragedia. E il mare che intreccia i destini dei personaggi. Solo i greci avevano tante parole per definirlo: “Hals, il sale, il mare in quanto materia. Pelagos, la distesa d’acqua, il mare come visione, spettacolo. Pontos, il mare spazio e via di comunicazione. Thalassa, il mare in quanto evento. Kolpos, lo spazio marittimo che abbraccia la riva, il golfo o la baia”.

Jean-Claude Izzo ci lascia scoprire il mondo degli uomini di mare ed anche il mondo di quelli dei porti dove, soprattutto tra i poveri, domina il senso di solidarietà. Poco a poco, a piccoli passi, lo scrittore intreccia le storie dei personaggi che gravitano intorno all’Aldébaran, e ne costruisce una trama struggente e triste, densa di tensione e disperazione. Il dramma sempre più frequente vissuto da tanti marinai in tanti porti del mondo. Ancora oggi numerosi cargo sono bloccati. Gli equipaggi, spesso stranieri, vivono a bordo in condizioni difficilissime, nonostante un’immancabile solidarietà. La storia di “Marinai perduti” stenta un po’ a decollare nelle pagine iniziali, ma cambia ritmo quando Nedim incontra Gaby e Lalla in un night. Nel libroMarinai perduti” i protagonisti sono tre uomini fermi con la loro nave cargo a Marsiglia. Leggendo il romanzo, però, sembra che siano le donne che ruotano intorno alla storia ad essere in primo piano, almeno in forma implicita.

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