Goletta Verde: 1 punto ogni 3 oltre limiti di legge

Su 389 punti campionati in 18 regioni da Goletta Verde, 1 punto ogni 3 è risultato oltre i limiti di legge. 32 foci inquinati da oltre 10 anni.

Una volontaria di Goletta VerdePresentati i risultati conclusivi di Goletta Verde e Goletta dei laghi, le due campagne itineranti di Legambiente. Il viaggio era iniziato il 2 luglio 2021 dalla Liguria e terminato in Friuli Venezia Giulia ieri(11 agosto). Il bilancio del mare e dei laghi dell’Italia resta critico a causa della mala depurazione e degli scarichi illegali. Su 389 punti campionati in 18 regioni, in mare e in 34 laghi italiani, 1 punto ogni 3 è risultato oltre i limiti di legge.

Le criticità maggiori a ridosso delle foci di fiumi, rii e canali, inquinati dagli scarichi fognari non depurati dai comuni degli entroterra. 32 foci in ben 13 regioni fortemente inquinati da oltre 10 anni. Luoghi dimenticati, vere e proprie fogne a cielo aperto che riguardano ben 13 regioni. In Campania risultano oltre i limiti di legge da 10 anni: la Foce fiume Savone(Mondragone, CE), la foce del Fiume Sarno(Torre Annunziata/Castellammare di Stabia, NA) e quella Torrente Asa(Pontecagnano Faiano, SA). Su 29 campioni prelevati lungo la costa della Campania dai volontari di Goletta Verde, 5 punti sono stati giudicati inquinati mentre ben 12 punti sono risultati fortemente inquinati: complessivamente oltre i limiti di legge quindi il 59% del totale. Legambiente torna nuovamente a ribadire l’urgenza di destinare più investimenti per efficientare la depurazione e completare la rete fognaria, a partire dall’utilizzo delle risorse europee del PNRR. L’Unione Europea ha più volte ammonito l’Italia avviando ben quattro procedure d’infrazione. Sino ad ora le multe sono costate al nostro paese oltre 77 milioni di euro e continueremo a pagare fino a che l’emergenza non verrà superata. Ancora oggi il 40% dei reflui fognari delle nostre città non è adeguatamente depurato, un problema che non riguarda solo il sud Italia ma anche il Nord della Penisola. L’80% del carico complessivo degli agglomerati in stato di infrazione proviene da 5 regioni: Sicilia(23%), Lombardia(19%), Campania(17%), Calabria(11%) e Lazio(10%).

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