Corte UE: Inps paghi maternità migranti

I migranti con permesso unico hanno il diritto di beneficiare di un assegno di natalità e di un assegno di maternità. Lo stabilisce la Corte UE.

Una migrante con il figlioArriva una sentenza della Corte UE che farà discutere e scatenerà la becera propaganda di Lega e Fratelli d’Italia. I cittadini di paesi estranei all’Unione Europea ma titolari di un permesso unico di lavoro in Italia hanno il diritto di beneficiare di un assegno di natalità e di un assegno di maternità. Lo stabilisce la Corte di giustizia europea censurando il rifiuto da parte dell’Inps a concedere assegni ad alcuni cittadini stranieri motivato dai requisiti previsti nella legge n.190/2014 che subordina il riconoscimento dell’assegno in favore dei cittadini di paesi terzi alla condizione che siano titolari di permesso di lungo periodo. Il caso è arrivato alla Corte UE su richiesta dei giudici italiani chiamati in causa da alcuni cittadini di Paesi terzi che avevano contestato il rifiuto dell’Inps. Nella sua sentenza, la Corte UE conferma il diritto dei cittadini di paesi terzi titolari di un permesso unico di beneficiare, in base alla direttiva 2011/98, di un assegno di natalità e di un assegno di maternità previsti dalla normativa italiana. Questi benefici rientrano nei settori della sicurezza sociale.

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