Stralcio delle cartelle fino a 5 mila euro

Stralcio delle cartelle fino a 5 mila euro previsto dal DL Sostegni. Il governo Draghi è il santo patrono degli evasori fiscali.

Mario Draghi con Luigi Di Maio e Giancarlo GiorgettiIl governo dei migliori incapaci colpisce ancora. Il DL Sostegni(n. 41/2021) prevede lo stralcio delle cartelle fino a 5 mila euro. Questo è l’ennesimo bel regalo agli evasori fiscali. Il 31 ottobre 2021 saranno stralciati in automatico tutti i debiti che, al 23 marzo 2021, hanno un importo residuo fino a 5 mila euro, affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010.

Molti i commenti di protesta nel post pubblicato dall’Agenzia delle Entrate sulla pagina Facebook ufficiale. Questa sanatoria non è un aiuto alle persone in difficoltà economica per la pandemia Covid, ma l’ennesimo regalo agli evasori patologici. Parliamo di tasse evase tra il 2000 e il 2010. Molti contribuenti onesti si sentono presi per i fondelli. Alla fine vince sempre il furbetto del fisco. Alcuni chiedono di riavere i soldi versati in quel periodo per le tasse. Possono accedere allo stralcio delle cartelle le persone fisiche(modello 730 e Redditi 2020) e gli enti(Società di capitali, Società di persone ed Enti non commerciali) che hanno percepito nell’anno d’imposta 2019 un reddito imponibile fino a 30 mila euro. Il governo Draghi è il santo patrono degli evasori fiscali.

Come avviene lo Stralcio

L’Agenzia delle Entrate effettua le verifiche sul possesso dei requisiti da parte dei contribuenti interessati, segnalando i codici fiscali che restano fuori per il superamento del requisito reddituale, ed entro il 30 settembre darà il via libera all’annullamento. L’agente della riscossione provvederà in automatico allo stralcio delle cartelle; il contribuente potrà verificare che i debiti siano stati annullati consultando la propria situazione debitoria con le modalità rese disponibili dall’agente della riscossione. I debiti oggetto di Stralcio si intendono tutti automaticamente annullati in data 31 ottobre 2021.

Allegato: Comunicato dell’Agenzia delle Entrate

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