Alessandro Borghese non trova personale

Alessandro Borghes si lamenta di non trovare personale per il suo locale di Milano. I giovani chiedono certezze e gratificazioni.

Alessandro BorgheseIl Reddito di cittadinanza e la pandemia hanno messo in difficoltà i ristoratori e altri schiavisti. Molti fanno piagnistei sui media perché non riescono a trovare personale da sfruttare. L’ultimo della lista a lamentarsi è Alessandro Borghese, il noto cuoco e personaggio televisivo. In un’intervista al “Corriere della Sera”, lo chef si lamenta di non trovare personale per il suo locale di Milano.

La pandemia ha fatto scoprire un nuovo mondo alle persone che lavoravano nei ristoranti: si può vivere meglio senza stress, basta cambiare mestiere. Sono 120 mila lavoratori a tempo indeterminato che durante la pandemia hanno deciso di cambiare lavoro, stanchi degli orari logoranti e degli stipendi bassi nel settore della ristorazione. Una bella mazzata agli sfruttatori è stata data anche dall’introduzione del Reddito di cittadinanza. Molti poveracci ora hanno un’alternativa allo sfruttamento: prendere 500 euro al mese per starsene a casa in attesa di una chiamata dai Centri per l’impiego. In un Paese “normale” si alzano gli stipendi e si migliorano le condizioni di lavoro per rendere appetibili alcuni mestieri.

In Italia, invece, narrano la falsa storia delle persone non vogliono a lavorare e preferiscono stare sul divano a prendere il Reddito di cittadinanza. Lo chef Alessandro Borghese non cita la misura introdotta dal governo Conte I, ma dice delle cose assurde. “Oggi è cambiata la mentalità: chi si affaccia a questa professione vuole garanzie. Stipendi più alti, turni regolamentati, percorsi di crescita. In cambio del sacrificio di tempo, i giovani chiedono certezze e gratificazioni. In effetti prima questo mestiere era sottopagato: oggi i ragazzi non lo accettano”. Questo è quello che ha detto il noto personaggio televisivo. Ci rendiamo conto della gravità delle sue affermazioni? Per lui è “normale” farsi sfruttare per pochi euro all’ora e con turni massacranti.

Lo chef Alessandro Borghese ha aggiunto: “Altri approfittano della situazione: sanno che c’è tanta domanda perciò fanno richieste eccessive. Io cerco la misura: persone che magari non sanno cucinare benissimo, ma che siano educate e desiderose di imparare”. Cosa intende il cuoco per persone educate e desiderose di imparare? Una frase che può significare tante cose. Tipo preferisco personale non senior o specializzato, così da continuare a sottopagare i dipendenti come prima, senza adeguarmi alle nuove richieste di stipendio. I ristoratori non trovano personale perché offrono stipendi da fame e turni massacranti. Si lavora per vivere, non vivere per il lavoro. Alzate gli stipendi e rispettate le ore previste dal contratto e vedrete che non sarà più un problema trovare personale.

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