Carrefour cede 106 negozi, rischiano 1.800 dipendenti

Carrefour è pronta a fare la quinta ristrutturazione in 10 anni e l’ennesima riduzione di personale. 106 negozi in vendita e fino a 1.800 esuberi.

CarrefourSta per scoppiare un’altra crisi nel mondo del lavoro italiano. La multinazionale francese Carrefour cede 106 negozi in Italia e i sindacati prevedono fino a 1.800 esuberi. La notizia arriva mentre è in corso il tavolo di trattativa con i sindacati. E’ un fulmine a ciel sereno nel settore della Grande Distribuzione Organizzata(GDO).

Per Carrefour è la quinta ristrutturazione in 10 anni e l’ennesima riduzione di personale. Questa volta si parla di un taglio del personale diretto di oltre il 10% rispetto all’organico totale che a fine 2020 ammontava ad oltre 16.000 unità. Verranno ceduti punti vendita tra i più performanti: 41 in Lombardia, 18 in Campania, 17 in Liguria, 16 nel Lazio, 6 in Toscana, 4 in Emilia Romagna, 3 in Piemonte e 1 in Abruzzo. I 106 punti vendita coinvolgono circa 1.000 lavoratori. Il piano lacrime e sangue di Carrefour si pone l’obiettivo di recuperare 31 milioni di euro sul costo del personale. La multinazionale francese prevede un impatto sull’impiego calcolato in circa 600 collaboratori nei punti vendita diretti e circa 170 dipendenti della sede centrale di Milano. Sono 770 lavoratori che, aggiunti a circa 1.000 dei 106 negozi in vendita, fanno 1.770 dipendenti Carrefour. Il piano della multinazionale francese prevede una rapida espansione e la trasformazione di punti vendita localizzati in diverse regioni da diretti a franchising.

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