Debiti Inpgi passano all’Inps

L'Inpgi (e il suo debito) confluirà nell'Inps a partire dal primo luglio 2022. Lo prevede l’articolo 28 della Legge di Bilancio del governo Draghi.

GiornalistiL’istituto nazionale di previdenza dei giornalisti Italiani(Inpgi) confluirà Istituto nazionale della previdenza sociale(Inps) a partire dal primo luglio 2022. È quanto prevede l’articolo 28 della bozza della Legge di Bilancio del governo Draghi. Una cosa non indolore, visto che l’Inpgi ha un rosso di di quasi 250 milioni di euro. Chi pagherà quel debito? Tutti i lavoratori.

Una cosa simile fu fatta dal governo Monti nel 2011 con il passaggio dell’Istituto nazionale di previdenza e assistenza per i dipendenti dell’amministrazione pubblica(Inpdap) all’Inps. Quell’operazione fece chiudere il bilancio 2012 dell’Inps con una perdita di 9 miliardi euro. C’è una grande differenza con tra i due passaggi: nel caso dell’Inpdap il rosso era causato dal mancato versamento dei contributi da parte dello Stato ai suoi dipendenti, mentre il debito dell’Inpgi è stato causato da scelte scellerate con pensioni d’oro date a destra e manca. Con il passaggio all’Inps saranno tutti lavoratori a pagare i debiti dell’Istituto di previdenza dei giornalisti. Tito Boeri, ex presidente dell’Inps, su Twitter ha scritto: “L’Inpgi, l’istituto pensionistico dei giornalisti, non deve poter confluire nell’Inps senza prima avere tagliato prestazioni. Non è tollerabile che scelte sconsiderate ricadano una volta di più sulle spalle dei giovani”. C’è da dire, comunque, che il rosso dell’Inpgi è causato anche dalla crisi dell’editoria che fatto crescere il precariato tra i giornalisti, soprattutto quelli giovani. Introdurre un contributo di solidarietà sui pensionati d’oro sarebbe stata la soluzione ideale per mettere in ordine i conti dell’Inpgi. In Italia, invece, resta sempre un tabù colpire i ricchi, meglio fare il comunismo facendo pagare i debiti a tutti.

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