I numeri sul Reddito di cittadinanza

L’ANPAL ha pubblicato la nota n. 6/2021 sul Reddito di cittadinanza. I beneficiari richiedenti sono 1.875.688 individui.

Una donna vuole il Reddito di cittadinanzaL’Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro(ANPAL) ha pubblicato la nota n. 6/2021 sul Reddito di cittadinanza, la misura anti-povertà introdotta dal governo Conte I nel 2019. Alla data del 30 settembre 2021 il numero complessivo dei beneficiari richiedenti è pari a 1.875.688 individui. I percettori di Reddito di cittadinanza indirizzati ai Servizi per il lavoro e tenuti alla sottoscrizione del Patto per il lavoro(PPL), alla stessa data del 30 settembre 2021 sono 1.109.287.

Di contro i soggetti non tenuti alla sottoscrizione del Patto per il lavoro sono poco più di 766 mila, tra cui quasi 650 mila(85%) presentano un beneficio concluso o rifiutato o decaduto per le mutate condizioni(proprie o del nucleo familiare); oltre 106 mila individui risultano esonerati ex lege e poco più di 10 mila reindirizzati ai Servizi dei Comuni. La distribuzione dei beneficiari del Reddito di cittadinanza indirizzati ai Servizi per il lavoro per obbligo di sottoscrizione del PPL e motivi del mancato obbligo, mostra all’interno delle ripartizioni geografiche una popolazione di richiedenti piuttosto differenziata, tanto che nel Nord-Est la quota percentuale di beneficiari del Reddito di cittadinanza tenuti alla sottoscrizione è pari al 32,9% dei beneficiari totali, contro il 64,4% nelle regioni del Sud. L’importo medio erogato a livello nazionale nel mese di agosto 2021 è di 546 euro(576 euro per il Reddito di cittadinanza e 270 euro per la Pensione di Cittadinanza).

Si confermano la tipologia e la composizione dei nuclei familiari già osservate nelle precedenti Note di ANPAL: nel 56,4% dei casi si tratta di nuclei con un solo membro della famiglia tenuto al Patto per il Lavoro. È nelle regioni del Nord che i valori percentuali raggiungono le quote più elevate(73,7% nel Nord-Est e 69,9% nel Nord-Ovest), mentre il Sud e le Isole si confermano le aree con il maggior numero(sia in termini assoluti che in quota percentuale) di nuclei familiari con tre membri e più per nucleo familiare(16,3% nelle regioni del Sud e 13,4% nelle Isole). Rispetto all’età, si conferma la presenza di una utenza mediamente più giovane nelle regioni del Sud e delle Isole e leggermente più matura nelle regioni del Nord-Est. A livello nazionale la classe di età degli under 29 costituisce il 38,6% di tutti i beneficiari del Reddito di cittadinanza, mentre quella degli over 50 rappresenta complessivamente il 24,1% del totale. Quasi 410 mila beneficiari(il 36,9% del totale) hanno avuto un contratto alle dipendenze o parasubordinato negli ultimi 24 mesi.

217 milioni di euro percepiti irregolarmente

La Guardia di Finanza insieme ad Inps e le altre forze dell’ordine, hanno contestato a percettori irregolari circa 217 milioni di euro, di cui 127 milioni già recuperati. Si tratta di circa l’1% di prestazione Reddito di cittadinanza irregolarmente spesa ad oggi. Dalla prima metà del 2019 - periodo in cui è entrato in vigore il Reddito di cittadinanza - fino alla fine del 2021, l’investimento dello Stato per questa misura ammonta a 19,6 miliardi di euro.

Contratti stagionali in aumento

L‘Osservatorio sul precariato dell’Inps conferma la tendenza che si è registrata già a maggio e rafforzata a giugno: un forte aumento delle assunzioni per la stagione estiva. Sono state 156 mila, dopo le quasi 145 mila di maggio e 250 mila di giugno: numeri mai registrati negli anni precedenti la pandemia Covid. I lavoratori stagionali non sono rimasti “sul divano” per effetto del Reddito di cittadinanza come hanno sostenuto alcuni politici e molti albergatori e ristoratori. Nei primi 7 mesi del 2021 si registra un aumento dei contratti stagionali attivati del 39% rispetto al 2020 e del 17% rispetto al 2019. E se il confronto è con il 2018, prima della partenza del Reddito di cittadinanza, la variazione in positivo sfiora il 35%.

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