Prezzo carburanti ai massimi dal 2014
La quotazione del petrolio continua a salire e il prezzo dei carburanti torna alle stelle. Ieri(25 ottobre), il barile Wti ha terminato le contrattazioni a 83,64 dollari. Una crescita iniziata dal 20 agosto 2021, quando il petrolio viene quotato a 62,30 dollari al barile. Continua il rincaro dei carburanti, secondo i dati settimanali del ministero della Transizione ecologica.
In modalità self service il prezzo della benzina è salito a 1,7458 al litro, ai massimi dal 18 agosto 2014, quando raggiunse 1,7487 euro al litro. Il gasolio si trova a 1,6079 euro e il GPL a 0,8256. Il prezzo di quest’ultimo in un anno è salito del 39,5%. In un anno, dalla rilevazione del 26 ottobre 2020, quando la benzina era pari a 1,388 euro al litro e il gasolio a 1,259 euro al litro, un pieno da 50 litri costa 17,91 euro in più per la benzina e 17,47 euro e in più per il gasolio, con un’impennata, rispettivamente, del 25,8% e del 27,8%. Secondo l’Unione consumatori, questi aumenti hanno portato ad un rincaro per auto pari a 430 euro l’anno per la benzina e 419 euro per il gasolio. Alcuni operatori vedono il petrolio oltre quota 100 dollari al barile entro fine 2021, con il conseguente costo del pieno ancora crescente. A settembre 2021 i consumi di carburanti autotrazione(benzina+gasolio), a parità di giorni lavorativi, sono stati pari a 2,8 milioni di tonnellate, di cui 0,7 milioni di benzina e 2,1 milioni di gasolio, con un incremento del 7,2%(+185.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2020, e addirittura superiori dell’8,3% rispetto a settembre 2019. Andamento che riflette non solo la ripresa delle attività produttive e commerciali, ma anche un maggiore utilizzo del mezzo privato sia nell’uso quotidiano che nel tempo libero.
Struttura del prezzo dei carburanti
La struttura del prezzo dei carburanti in Italia è formata dalla componente fiscale e dalla componente industriale. Tenuto conto di un prezzo della benzina, pari a 1,7458 euro al litro, la componente fiscale è pari al 59,75% mentre quella industriale è al 40,25%. La prima equivale a 1,043 euro al litro, divisa tra accisa pari a 0,7284 euro e IVA pari a 0,3148 euro. Il prezzo industriale vale solo 0,7026 euro al litro e comprende materia e margine. Le quotazioni internazionali del petrolio e l’effetto cambio euro/dollaro agiscono solo sulla materia(pari al 30% del prezzo). L’operatore della pompa può modificare solo il prezzo del margine(pari al 7% del prezzo). Per quanto riguarda il prezzo del diesel(1,6079 euro al litro), la componente fiscale è al 56,43%(0,9073) mentre quella quella industriale è al 43,57%(0,7005).
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