No quarantena con terza dose vaccino

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un primo blocco di misure per il contenimento del Covid-19. No quarantena con terza dose vaccino.

Persone in filaIl Consiglio dei Ministri ha approvato un primo blocco di misure per il contenimento del Covid-19. Il testo prevede nuove misure in merito all’estensione del Green pass rafforzato e le quarantene per i vaccinati. Il Green pass rafforzato si può ottenere con il completamento del ciclo vaccinale o la guarigione. Sarà esteso a partire dal 10 gennaio 2022 a treni, bus, alberghi, ristoranti all’aperto, impianti da sci, feste legate a cerimonie civili o religiose.

Raggiunto accordo per calmierare i prezzi delle mascherine Ffp2. Negli stadi di calcio torna capienza al 50%. Nessuna quarantena per i vaccinati con la terza dose o con due dosi da meno di 120 mesi(4 mesi). E’ quanto prevede il DL con le regole su quarantena approvato dal Consiglio dei Ministri. La quarantena precauzionale non si applica a coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al Covid nei 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario o dalla guarigione nonché dopo la somministrazione della dose di richiamo. Fino al decimo giorno successivo all’esposizione al caso, è obbligatorio indossare la mascherina Ffp2. Al quinto giorno dal contatto con il caso positivo Covid-19, l’effettuazione di un tampone molecolare con esito negativo. Per le persone in possesso del Green pass rafforzato da oltre 120 giorni(4 mesi), la quarantena si riduce a 5 giorni dagli attuali 7 con un tampone con esito negativo al termine di questo periodo. Per i non vaccinati, continua a essere in vigore la quarantena di 10 giorni.

+80,7% di positivi in una settimana

La settimana di Natale ha visto un'impennata dell’80,7% dei nuovi positivi al Covid, una crescita del 20,4% di ricoveri e del 13% in terapia intensiva. Aumentano anche i decessi: dal 22 al 28 dicembre sono stati 1.024 con una media di 146 al giorno sui 126 di 7 giorni prima. Lo rileva il monitoraggio di Gimbe. “Il sistema di testing è già in tilt. Ci sono troppi falsi negativi nei tamponi antigenici e con l’emersione di un numero enorme di casi si rischia un lockdown. Da 2 mesi e mezzo aumento dei casi con un’impennata dell’ultima settimana”.

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