Inail: 1.221 morti sul lavoro nel 2021

Nel 2021 sono stati denunciati 555.236 incidenti sul lavoro, di questi 1.221 hanno avuto esito mortale. Aumento al Sud, Centro e Nord-Est

Morti sul lavoroIn Italia si continua a morire sul luogo di lavoro. Il numero delle morti bianche è calato del 3,9% nel 2021. E’ quanto emerge dai dati provvisori pubblicati dall’Inail. Tra il primo gennaio e il 31 dicembre, sono stati denunciati 555.236 incidenti, 896 in più rispetto alle 554.340 del 2020(+0,2%). Pubblicando gli open data, Inail rimarca che i dati sono ancora fortemente influenzati dall’emergenza Covid.

Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Inail nel 2021 sono state 1.221. Pur nella provvisorietà dei numeri, questo dato evidenzia un calo di 49 casi rispetto ai 1.270 registrati nel 2020. Il calo dei morti sul lavoro è del 3,9%. I dati rilevati al 31 dicembre di ciascun anno evidenziano, pur nella provvisorietà dei numeri, un aumento solo dei decessi avvenuti in itinere, passati dai 214 casi del 2020 ai 248 del 2021(+15,9%), mentre quelli in occasione di lavoro sono diminuiti del 7,9%(da 1.056 a 973). Il decremento delle morti bianche rilevato tra il 2021 e il 2020 è legato sia alla componente femminile, i cui casi mortali sono passati da 138 a 126(-8,7%), sia a quella maschile, che è passata da 1.132 a 1.095(-3,3%). La gestione Industria e servizi è l’unica a far registrare un segno negativo(-6, da 1.106 a 1.040 denunce mortali), al contrario dell’Agricoltura, che passa da 113 a 128 denunce(+13,3%), e del Conto Stato da 51 a 53(+3,9%). Dall’analisi territoriale emerge un aumento nel Sud(da 283 a 318 casi mortali), nel Nord-Est(da 242 a 276) e nel Centro(da 215 a 227). Il numero dei decessi, invece, è in calo nel Nord-Ovest(da 425 a 313) e nelle Isole(da 105 a 87). Alla data del 31 dicembre risultano 17 incidenti plurimi avvenuti nel 2021 per un totale di 40 decessi, 23 dei quali stradali.

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