Il business dei tamponi rapidi

Nel mese di gennaio 2022 gli italiani hanno speso 58 milioni di euro per i tamponi rapidi. Farmacie incassano grazie all'introduzione del Green pass.

In fila per fare il tampone rapido58 milioni di euro. E’ la cifra che hanno incassato le farmacie nel solo mese di gennaio 2022 con i tamponi rapidi. Un business ideato dal governo Draghi per le farmacie e che rappresenta l’ennesimo salasso per i cittadini. La cifra di 58 milioni di euro è stata calcolata da Iqvia, un provider di dati in ambito sanitario e farmaceutico.

L’incremento della spesa per i tamponi rapidi ha subito un’impennata se si rapportano i 58 milioni di euro di gennaio 2022 con i 140 milioni di euro spesi nelle farmacie in tutto il 2021. A determinare l’incremento esponenziale dei test antigenici rapidi l’introduzione del Green pass. L’acquisto di mascherine è costato agli italiani 143 milioni di euro nel 2021. Nel complesso, lo scorso anno, i prodotti Covid, tra cui saturimetri, termometri, probiotici immunostimolanti, vitamine, calmanti e prodotti per tosse e raffreddore, hanno portato le farmacie a ricavi per 2,3 miliardi di euro. Il forte aumento della spesa in farmacia è andato di pari passo sia con la quarta ondata Covid, sia con l’entrata in vigore del certificato verde. Il Green pass è ormai superato e andrebbe abolito il prima possibile. Non serve a limitare la diffusione del virus, ma solo a complicare la vita dei cittadini e a svuotare i portafogli. La variante Omicron è diventato un business per le farmacie. Nel 2021 ci sono stati ricavi per 24,56 miliardi di euro, con un incremento del 3,5% rispetto al 2020. Tutto questo grazie alle misure introdotte dal governo Draghi.

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