Prezzo carburanti ai massimi dal 2012
La quotazione del petrolio resta vicino ai 90 dollari al barile e il prezzo dei carburanti continua a crescere. Oggi(8 febbraio), il barile Wti viene scambiato a 89,84 dollari. Una crescita iniziata dal 20 agosto 2021, quando il petrolio viene quotato a 62,30 dollari al barile. Continua il rincaro dei carburanti, secondo i dati settimanali del ministero della Transizione ecologica.
In modalità self service il prezzo della benzina è salito a 1,819 al litro, ai massimi dal 22 ottobre 2012, quando raggiunse 1,825 euro al litro. Il gasolio si trova a 1,690 euro, ai massimi dal dall’11 marzo 2013, quando era pari a 1,699 euro al litro. Dall’inizio del 2022, in meno di un mese e mezzo, un litro di benzina è rincarato di circa 10 centesimi, pari a 4 euro e 99 cent a pieno, un rifornimento di gasolio costa 5 euro e 26 cent in più, pari, rispettivamente, a 120 e 126 euro su base annua. Il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona, ha dichiarato: “Il Governo Draghi si occupa solo, e in modo insufficiente, di luce e gas, ma non si rende conto che anche la benzina sta facendo esplodere l’inflazione, attraverso i rialzi di tutti i prezzi dei beni trasportati su gomma. Per questo Draghi nel prossimo Consiglio dei ministri dovrebbe diminuire le accise di almeno 20 centesimi, sterilizzando gli aumenti che stanno svuotando le tasche degli automobilisti”.
Struttura del prezzo dei carburanti
La struttura del prezzo dei carburanti in Italia è formata dalla componente fiscale e dalla componente industriale. Tenuto conto di un prezzo della benzina, pari a 1,819 euro al litro, la componente fiscale è pari al 58,05% mentre quella industriale è al 41,95%. La prima equivale a 1,056 euro al litro, divisa tra accisa pari a 0,728 euro e IVA pari a 0,328 euro. Il prezzo industriale vale solo 0,762 euro al litro e comprende materia e margine. Le quotazioni internazionali del petrolio e l’effetto cambio euro/dollaro agiscono solo sulla materia(pari al 30% del prezzo). L’operatore della pompa può modificare solo il prezzo del margine(pari al 7% del prezzo). Per quanto riguarda il prezzo del diesel(1,690 euro al litro), la componente fiscale è al 54,56%(0,922) mentre quella quella industriale è al 45,44%(0,768).
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