Autotrasporto si ferma, nuovi rincari

L’autotrasporto italiano si ferma a partire dal 14 marzo 2022. Meno merci nei negozi e nei supermercati. Impennata dei listini al dettaglio.

Una donna fa la spesa al supermercatoL’autotrasporto italiano si ferma a partire dal 14 marzo 2022. Lo ha annunciato oggi(10 marzo) Trasportounito, che precisa come non si tratti di uno sciopero né di una rivendicazione specifica. Il blocco è causato dell’esplosione dei costi del carburante. Le aziende di autotrasporto sospenderanno a livello nazionale i loro servizi. Si ferma l’autotrasporto e come conseguenza ci saranno nuovi rincari dei prezzi al dettaglio. Il potere d’acquisto delle famiglie si ridurrà ulteriormente nei prossimi giorni.

L’85% delle merce venduta in Italia viaggia su gomma. Il blocco dell’autotrasporto farà arrivare meno merci nei negozi e nei supermercati e questo porterà ad una impennata dei listini al dettaglio. Un’altra bella mazzata per i consumatori. Stiamo per entrare in una nuova crisi economica, dopo quella causata dalla pandemia nel 2020. La cosa drammatica è l’immobilismo del governo Draghi. Per prima cosa si dovrebbero azzerare temporaneamente l’IVA su benzina e gasolio e ridurre le accise sui carburanti come è stato fatto in Irlanda. Il settore dell'autotrasporto annuncia manifestazioni in tutta Italia per il 19 marzo 2022. Ad annunciarlo l’associazione rappresentativa del settore Unatras.

Molti stanno sottovalutando le conseguenze della guerra in Ucraina e del caro benzina. L’autotrasporto si ferma e arrivano nuovi rincari. Il prezzo della pasta, insieme a tutti gli altri prodotti a base cereale, potrebbe aumentare del 10%. Alla pasta, si aggiunge anche il pane il cui costo potrebbe crescere del 30%. In difficoltà anche il settore degli allevamenti, a causa delle forniture di mais interrotte dall’Ucraina. In alcune zone d’Italia i supermercati sono stati presi d’assalto dopo la notizia del blocco dell’autotrasporto. L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori(ONF) ha aggiornato le stime relative agli aggravi che le famiglie dovranno fronteggiare nel 2022. I rincari complessivi ammonteranno a +2.354,98 euro. Di questi, ben 478 sono imputabili ai soli carburanti.

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