Profughi ucraini diventano un business

I profughi ucraini diventano un business. La Regione Campania firma una convezione che regala soldi pubblici agli albergatori.

Profughi ucrainiAll’inizio delle guerra in Ucraina erano tutti pronti ad accogliere i profughi ucraini. Dopo due settimane i soliti noti hanno iniziato a piangere perché vogliono i soldi pubblici. E la Regione Campania li accontenta con un nuovo business. L’ordinanza numero 2 firmata il 16 marzo 2022 dal governatore Vincenzo De Luca, dà il via libera alla convenzione con le associazioni di categoria degli albergatori Confindustria Campania, Federalberghi Confcommercio Campania e Confesercenti Assohotel Campania.

I profughi ucraini che stanno arrivando a Napoli saranno accolti negli alberghi ad un costo variabile tra i 35 euro e 60 euro a persona al giorno. A pagare sarà la Regione Campania. I soliti affaristi sulle disgrazie altrui. Gli hotel assicureranno vitto e alloggio gratuiti per i profughi ucraini. Previste sia pensione intera(massimo 60 euro al giorno a persona), che mezza pensione(massimo 35 euro al giorno), più tassa di soggiorno. La convenzione durerà fino al termine dell’emergenza umanitaria dichiarata con Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 25 febbraio 2022. La maggioranza dei profughi ucraini diventerà un business per gli amici degli amici, mentre solo una minima parte andrà nei Cas e nei Sai, i centri di accoglienza della Prefettura, gestiti dal Comune di Napoli. Non era meglio dare i soldi pubblici alle famiglie disposte ad accogliere i profughi ucraini? Non mancano le polemiche per questo ennesimo business. In Regione Campania gli esami di laboratorio si pagano perché si esauriscono quasi subito i tetti di spesa della Sanità. L’accoglienza dei profughi ucraini è sacrosanta, ma non deve diventare un business per i soliti noti. Come andrà a finire? Spariranno milioni di euro non a causa dei profughi ucraini, ma per colpa di coloro che gestiranno questo fiume di soldi pubblici.

Commenti