Commissione UE approva Piano RePowerEu

La Commissione UE ha approvato il piano RePowerEu. L’UE punta anche su carbone e nucleare con un +5%. Quasi 300 miliardi di euro mobilitati.

Centrale nucleareLa Commissione UE ha approvato il piano RePowerEu. Un tetto europeo ai prezzi del gas sarà possibile solo in caso di totale interruzione delle forniture e limitato al periodo di emergenza. Non cambia nulla rispetto ad oggi. La solita Unione Europea che non decide nulla. Resterà possibile per i singoli Stati calmierare il prezzo finale.

Per ridurre la dipendenza dalla Russia e risparmiare 35 miliardi di metri cubi entro il 2030, l’UE punta anche su carbone e nucleare con un +5%, pari rispettivamente a 100 TWh e 44 TWh. E le rinnovabili passeranno dal 40% al 45%. Fotovoltaico su tutti i tetti entro il 2029 e centrale acquisti UE per gas, gnl e idrogeno. La presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, ha dichiarato: “Possiamo sostituire i combustibili fossili russi lavorando su tre livelli: dal lato della domanda, con il risparmio energetico. Dal lato dell’offerta, diversificando le nostre importazioni di energia dai combustibili fossili e accelerando la transizione verso l’energia pulita”. Secondo la presidente dell’esecutivo europeo, con il piano RePowerEu mobilitiamo quasi 300 miliardi di euro. Circa 72 euro miliardi di sovvenzioni e 225 miliardi di euro di prestiti”. Il piano RePowerEu è la solita fuffa in salsa UE.

Eni apre conto in rubli

La società energetica italiana Eni ha detto di aver avviato le procedure per aprire due conti separati presso la banca di stato russa Gazprombank, uno in euro e uno in rubli, e sottostare in questo modo alle condizioni imposte dalle autorità della Russia per mantenere le forniture di gas. Una procedura adottata anche da altre aziende europee. Arriva però lo stop dalla Commissione UE. Il vicepresidente Frans Timmermans ha dichiarato: “Pagare in rubli significa violare le sanzioni. Ed è una violazione anche dei contratti stipulati che prevedono in quale valuta pagare. E i contratti indicano euro o dollari, mai rubli”.

Importazioni energia +157,7%

Le importazioni di energia in Italia sono aumentate a marzo 2022 del 4,6% rispetto a febbraio 2022 e del 157,7% rispetto a marzo 2021. Lo rileva l’Istat spiegando che l’aumento complessivo delle importazioni del 38,8% è spiegato per 11,4 punti dall’aumento dell’import di gas naturale e petrolio greggio. Il saldo commerciale energetico è negativo a marzo per 8.065 milioni e di 21.832 nel primo trimestre. Il prezzo dell’energia è aumentato a marzo del 5,6% mensile e del 72,5% annuo.

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