La rivolta al capitalismo

Il capitalismo è un sistema economico che porta profonde lacerazioni. Meno diritti e più povertà. La rivolta al capitalismo non è più rinviabile.

La rivolta al capitalismoIl capitalismo è il sistema economico dominante dalla rivoluzione industriale a oggi. La fine del comunismo, avvenuta con la caduta del muro di Berlino nel 1989, ha spianato la strada al capitalismo. Nel corso degli anni le masse hanno visto ridursi i propri diritti. Sempre più persone con un lavoro vivono al limite della povertà. Ci vorrebbe la rivolta al capitalismo.

La gente chiede libertà e invece riceve capitalismo. Il capitalismo non si fa imbrigliare da niente, abbraccia qualunque altra cosa e la stritola. Negli ultimi 2 anni i miliardari che controllano le grandi imprese nei settori alimentare e energetico hanno visto aumentare le proprie fortune al ritmo di 1 miliardo ogni 2 giorni, mentre 1 milione di persone ogni 33 ore rischia di sprofondare in povertà estrema nel 2022. Oggi la ricchezza dei miliardari è pari al 13,9% del PIL mondiale, oltre 3 volte la quota del 2000. Questi sono gli ultimi dati forniti da Oxfam Italia. La ricchezza dei miliardari è aumentata, in termini reali, più in 24 mesi di Covid-19 che nei primi 23 anni delle rilevazioni di Forbes. E continueranno ad arricchirsi con la guerra in Ucraina.

Lo sviluppo del capitalismo è accompagnato da profonde lacerazioni. Le imprese e le fabbriche impiegano uomini, donne e in alcuni casi minorenni che ricevano salari da fame. Da un paio di anni, in Italia, si fa la lotta al Reddito di cittadinanza perché concorrenziale con gli stipendi da fame offerti in alcuni settori. Il vero dramma è che altri lavoratori seguono questa battaglia folle. Il vero nemico è un altro. Ormai non si può più rinviare la rivolta al capitalismo. Viviamo in una società egoista e che fa schifo. Il tuo collega non è un amico, ma colui che potrebbe rubarti il posto di lavoro nel caso ci fossero dei licenziamenti. E’ un tutti contro tutti tra poveri. E i ricchi capitalisti gongolano. Il capitalismo non è un’idea, è una malattia passata nelle cellule. Crisi ricorrenti provocavano disoccupazione e disperazione nelle masse. Cosa aspettiamo a fare la rivolta al capitalismo?

Oggi(30 maggio 2022) è scomparso Boris Pahor all’età di 108 anni. Nel 2019, in un’intervista a “L’Espresso”, lo scrittore disse: “Quello che mi preoccupa di più è che non vedo una rivolta contro il capitalismo. Dove ci sta portando il capitalismo? Non posso lasciare fuori questa domanda. La crisi, le crisi che stiamo vivendo non sono nate dalla gente semplice, ma dalla vittoria del denaro su tutto e tutti”. Si fanno proteste che non portano a nulla e continui piagnistei contro questo sistema sbagliato, ma non è mai partita una vera rivolta morale al capitalismo. Il sistema capitalista non ha migliorato il mondo. Una persona in un Paese comunista non era libero, ma non lo è nemmeno un cittadino oggi. Siamo schiavi del lavoro e dei soldi. Il capitalismo è un sistema che se ne fotte del popolo e che fa scempio del pianeta. La rivolta al capitalismo non è più rinviabile.

Commenti