Famiglie perquisite negli stabilimenti balneari di Bacoli

All’ingresso di alcuni stabilimenti balneari di Bacoli c’è la Gestapo. Le famiglie vengono perquisite per non far entrare cibo e bevande.

Uno stabilimento balneare a BacoliAll’ingresso di alcuni stabilimenti balneari di Bacoli c’è la Gestapo. Incredibile quello che ha denunciato il sindaco Josi Gerardo Della Ragione in un post su Facebook. Famiglie perquisite all’ingresso degli stabilimenti balneari di Bacoli per evitare che portino in spiaggia acqua e panini. Il mare di Bacoli, comune a circa 30 km da Napoli e situato nel golfo di Pozzuoli, è tra i più ricercati durante la stagione turistica.

I borsoni carichi di giochi per bambini, solari e asciugamani da spiaggia controllati al momento del pagamento. In questo modo, i gestori costringono le famiglie ad acquistare acqua e panini nei bar degli stabilimenti balneari. Una trovata per aumentare il fatturato ai danni dei bagnanti. Intere famiglie sono state sottoposte alla sgradevole pratica della perquisizione da parte dei gestori perché “altamente proibito introdurre cibi e bevande”. Una cosa vergognosa, dato che la spiaggia non appartiene al gestore dello stabilimento balneare, ma è solo “il concessionario di un bene demaniale”. Il sindaco Della Ragione ha fatto sapere che seguiranno azioni legali verso i gestori degli stabilimenti balneari che intendono proseguire con le perquisizioni all’ingresso. In un Paese normale ci sarebbe la revoca con effetto immediato della concessione. Consiglio di chiamare i carabinieri a quelle persone che subiscono questo sopruso all’ingresso di un stabilimento balneare. In spiaggia si può portare cibo e bevande da casa. In Italia ci sono circa 7.500 km di coste, ma le spiagge libere sono sempre di meno. Non è la prima volta che le famiglie vengono perquisite all’ingresso degli stabilimenti balneari. Il problema in Italia è la mancanza di controlli, ciò consente l’abuso.

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