569 morti sul lavoro nei primi sette mesi 2022

In Italia si continua a morire sul luogo di lavoro. Nei primi sette mesi del 2022 sono 569 i morti sui luoghi di lavoro.

Morti sul lavoroIn Italia si continua a morire sul luogo di lavoro. Sempre più persone escono per guadagnarsi da vivere e non tornano più a casa. Dal primo gennaio al 31 luglio 2022 sono 569 i morti sui luoghi di lavoro in Italia. 108 in meno rispetto alle 677 registrate nei primi sette mesi del 2021(-16%). Lo rileva l’Inail. Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail nei primi sette mesi del 2022 sono state 441.451, in aumento del 41,1% rispetto ai 312.762 dello stesso periodo 2021.

L’aumento delle denunce di infortunio sarebbe dovuto in parte al più elevato numero di denunce di infortunio da Covid e in parte all’aumento degli infortuni tradizionali denunciati. Le patologie di origine professionale denunciate, 36.163, sono +6,8%. Nei primi sette mesi del 2022 sono 569 morti complessivi: ai 412 morti sul lavoro si aggiungono i 157 deceduti sulle strade e in itinere. Il calo dei morti sul lavoro ha riguardato l’Industria e servizi(da 565 a 480 denunce), l’Agricoltura(da 76 a 68) e il Conto Stato(da 36 a 21). Dall’analisi territoriale emerge un incremento di 12 casi mortali nelle Isole(da 40 a 52) e un decremento di 78 casi al Sud(da 192 a 114), di 21 nel Nord-Ovest(da 169 a 148), di 12 nel Nord-Est(da 147 a 135) e di nove al Centro(da 129 a 120).

Tra le regioni con i maggiori aumenti si segnalano la Toscana, il Veneto e la Sardegna(+7 casi mortali ciascuna), la Calabria(+6) e la Sicilia(+5). I maggiori decrementi, invece, sono in Campania(-30), Puglia(-24) e Abruzzo(-18). Il calo dei morti sul lavoro rilevato nel periodo gennaio-luglio 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021 è legato sia alla componente maschile, i cui casi mortali denunciati sono passati da 610 a 507, sia a quella femminile, che passa da 67 a 62 casi. In diminuzione le denunce dei lavoratori italiani(da 582 a 459 decessi), in aumento quelle dei comunitari(da 22 a 31) e degli extracomunitari(da 73 a 79). Dall’analisi per classi di età, da segnalare gli aumenti dei casi mortali nella fascia 30-44 anni(da 106 a 140 casi) e i decrementi tra gli over 44 anni(da 515 a 372).

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