Accordo tra Letta e Calenda

L’accordo Enrico Letta e Carlo Calenda prevede il 70% dei candidati al PD e il 30% ad Azione/+Europa. Il patto spiana la strada al centrodestra.

Il selfie di alcuni politici del PD, Azione e +EuropaE’ stato raggiunto l’accordo tra Enrico Letta e Carlo Calenda per l’alleanza PD-Azione in vista delle elezioni politiche in programma il 25 settembre 2022. Alla riunione ha partecipato anche Benedetto Della Vedova, del partito +Europa. L’accordo tra Letta e Calenda prevede che non saranno candidati leader delle forze politiche dell’alleanza e neanche ex M5S e ex Forza Italia.

Il 70% dei candidati a uninominali vanno al PD, il 30% a Azione/+Europa. L’alleanza PD-Azione/+Europa mette fuorigioco Impegno civico, la lista varata ieri(1 agosto) da Luigi Di Maio. L’accordo firmato da Letta e Calenda non permette di candidare nei collegi uninominali i recenti fuoriusciti dal Movimento 5 Stelle e da Forza Italia. Sono circa 64 parlamentari scissionisti, che a questo punto ha poche chance di essere eletti in una delle due Camere. Letta ha dichiarato: “Non è immaginabile che il Paese dopo Draghi passi al governo delle destre. E’ un patto importante per essere vincenti”. Il problema del PD è che fa da sempre una campagna elettorale basato sullo spauracchio delle destre. Una scelta che si è rivelata sempre perdente in passato.

Con l’accordo tra Letta e Calenda, il Partito Democratico fa un passo verso il centro lasciando lontana la sinistra. Un suicidio assicurato per il PD di Letta. Con l’accordo di oggi si è creato un grande Centro, ovvero un vespasiano dove finiscono dentro tutti gli stronzi. E loro fanno i selfie(foto) e sorridono alla faccia degli italiani, tanto si sono assicurati una comoda poltrona a Montecitorio o a Palazzo Madama da 20 mila euro al mese. L’accordo tra Letta e Calenda spiana la strada alla vittoria del centrodestra. Il vero dramma è un altro: la “vera” sinistra difficilmente entrerà in Parlamento nella XIX Legislatura. Sapete cosa significa? Non ci sarà un vera opposizione. Nella prossima Legislatura faranno tabula rasa dei diritti di lavoratori e dei poveri. Nel patto elettorale PD-Azione/+Europa è previsto una correzione del Reddito di cittadinanza, ma nessun riferimento al problema del lavoro nero e dello sfruttamento dei lavoratori.

Allegato: Patto elettorale tra PD e Azione/+Europa

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