Reddito di cittadinanza alle imprese

Silvio Berlusconi vuole vuole smantellare il Reddito di cittadinanza. I soldi risparmiati sarebbero utilizzati per fare assistenzialismo alle imprese.

Silvio BerlusconiContinuano le “perle” di Silvio Berlusconi per la campagna elettorale 2022. Il leader di Forza Italia vuole smantellare il Reddito di cittadinanza, la misura introdotta dal governo Conte I nel 2019. Sono 7,6 miliardi di euro all’anno. Berlusconi vorrebbe prendere 4 miliardi per aumentare le pensioni minime a 1.000 euro. Gli altri 3,6 miliardi sarebbero utilizzati come Reddito di cittadinanza alle imprese, una nuova forma di assistenzialismo. Le imprese già ricevono ogni anno 40 miliardi di euro sotto forma di sgravi fiscali, bonus e altre bazzecole varie.

Berlusconi ha dichiarato: “Ai giovani non dobbiamo dare sussidi, ma opportunità serie di formazione e di lavoro. Per questo proponiamo che le aziende siano aiutate a retribuire meglio i contratti di apprendistato e di praticantato, portandoli almeno a 1.000 euro mensili, cifra sotto la quale nessuno può vivere decorosamente. Nello stesso tempo, proponiamo la completa detassazione e decontribuzione per le aziende che assumano a tempo indeterminato una ragazza o un ragazzo al primo impiego”. Entrambe le proposte sono deleterie e rischiano di trasformarsi in una legalizzazione dello schiavismo. Il Reddito di cittadinanza alle imprese di Berlusconi sarebbe simile le work experience da 500 euro al mese introdotte dalla Regione Campania quando era guidata Antonio Bassolino. In pratica lo Stato paga il giovane tirocinante dell’azienda per 12 o 24 mesi.

Peccato che il Reddito di cittadinanza alle imprese avrebbe un grave effetto collaterale: i soldi non arrivano ogni mese al tirocinante, ma con molto ritardo. Nel caso delle work experience, c’erano persone che dopo 12 mesi di lavoro non avevano visto un euro. Già immagino un ristorante o un bar che richiede un giovane con un tirocinio pagato dallo Stato. Le follie del pregiudicato Berlusconi non finiscono con il Reddito di cittadinanza alle imprese o la flat tax al 23%. Il leader di Forza Italia propone la completa detassazione e decontribuzione per le imprese che fanno un contratto a tempo indeterminato ai giovani al primo impiego. Questa cosa drogherebbe ancora di più il mercato del lavoro, tagliando fuori gli over 30 da ogni tipo di impiego regolare. I bonus assunzioni per categorie(compresi quelli per le donne) vanno aboliti perché falsificano il mercato del lavoro. Il tesoretto ottenuto va utilizzato per abbassare il cuneo fiscale a tutte le imprese.

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